CATANZARO
Una rete di solidarietà che avvolge quattrocento famiglie
Non si fermano ormai dal 10 marzo scorso e hanno tutta l’intenzione di continuare la loro attività di assistenza alle persone e famiglie messe più in difficoltà dall’epidemia di Covid-19. Potere al popolo, Usb e Croce verde hanno sinora fatto oltre mille consegne e danno sostegno a circa 400 famiglie, all’insegna del motto “il popolo aiuta il popolo”. Hanno cominciato con la consegna a domicilio di farmaci e spesa, per consentire alle persone di restare in case e rispettare quindi le misure di contenimento del contagio. Poi dal 26 marzo, con l’estensione delle misure, hanno accresciuto il servizio di raccolta e distribuzione degli alimenti. Gianmichele Bosco, militante di Potere al popolo, spiega che «alle mancanze istituzionali abbiamo ritenuto di sopperire basandoci sul concetto che solo il popolo aiuta il popolo, dimostrando che si può stare uniti nonostante la distanza e facendo emergere quel concetto solidaristico che non dovrà venire meno ad emergenza finita». Spiega che il sostegno arriva da privati cittadini – non sono mancate alcune pizzerie (Il golosone, King pizza, Vecchia Catanzaro e La lanterna) che hanno fornito le loro specialità – e che chiunque può quindi partecipare con una propria donazione (a tal proposito dà anche il suo numero di cellulare 3384982608).
Circa 50 volontari impegnati ogni giorno “volano” di casa in casa per cercare di fronteggiare un livello di povertà che la crisi ha accresciuto «investendo anche famiglie che non erano considerate tali» evidenzia Bosco che con Emanuele Lacanna e Tonino Iiritano fa parte di questo grande team della solidarietà al quale anche qualcuno dei beneficiari del loro aiuto ha chiesto di poter aderire. «Questa situazione – sottolinea Bosco – ha fatto anche emergere problemi atavici del sistema economico, tra i quali il lavoro nero e i suoi “invisibili”, e questa deve essere l’occasione perché lo Stato li affronti una volta per tutte». L’attività si svolge anche con uno sportello d’ascolto per le persone sole e anche per essere vicini a quelle famiglie alle prese con la didattica online e le difficoltà, spiega Lacanna, di non avere gli strumenti adatti o persino di non poter acquistare quaderni e penne. «Noi pensiamo che l’emergenza dal punto di vista sociale non finirà con una fase 2 o 3» afferma ancora, aggiungendo che «le famiglie avranno bisogno ancora di sostegno», soprattutto se da parte delle istituzioni, dal livello centrale a quello cittadino, non garantiranno aiuti. «Noi ci saremo fin quando arriveranno le donazioni – sottolinea – e cercheremo di andare avanti per garantire supporto alle persone. la povertà è in aumento – conclude – e lo tocchiamo ogni giorno con mano, per questo stiamo studiando anche altri progetti per il futuro».
fr.ra.
Cinquanta volontarihanno finora effettuatooltre mille consegne