Sono 71 i Csv con 376 sportelli in tutte le regioni. Ma mentre la mole dei servizi che erogano è in aumento, i fondi sono in calo: -20% tra il 2011 e il 2014. E ora la preoccupazione ora arriva dalla riforma del Terzo settore che prevede un significativo ampliamento delle attività.
Oltre 500 mila servizi a 43 mila associazioni e 50 mila cittadini. Sono i numeri delle attività dei 71 Centri servizi per il volontariato, presenti sul territorio nazionale con 376 sportelli. Una mole di attività – che i Csv forniscono gratuitamente grazie alle risorse erogate dalle Fondazioni bancarie – che, negli anni, ha continuato a crescere. Lo dimostrano i dati contenuti nel Rapporto annuale realizzato da Csvnet, il Coordinamento nazionale dei Centri servizi per il volontariato presentato oggi nella Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, da cui risulta però che all’aumentare delle attività non corrisponde una crescita delle risorse a disposizione che, anzi, sono progressivamente diminuite (-20% tra il 2011 e il 2014) e che continueranno a diminuire nel biennio 2015-2016 per la riduzione della redditività della gestione patrimoniale delle Fondazioni bancarie. Un dato che preoccupa i Centri servizi per il volontariato anche in vista del “significativo” ampliamento delle attività di loro competenza previsto dal Disegno di legge di riforma del Terzo settore appena approvato al Senato. La riforma assegna, infatti, ai Csv “il compito di promuovere e rafforzare la presenza e il ruolo dei volontari italiani non solo nelle organizzazioni definite dalla legge 266/1991 ma in tutti gli enti del Terzo settore”.
Le prestazioni. Nel 2014 i Csv hanno erogato oltre 500 mila prestazioni di diversa natura, quasi totalmente a titolo gratuito, a 43.823 organizzazioni non profit (di cui il 72% rappresentato da organizzazioni di volontariato), 50 mila cittadini e 158 mila studenti. Sono più di 5 mila le iniziative di promozione del volontariato realizzate dai Csv, da soli o insieme alle organizzazioni di volontariato, per 8.854 utenti. Sono 31 i Csv accreditati al Servizio civile nazionale e, nel corso dell’anno, hanno realizzato 151 progetti con le oganizzazioni di volontariato. Sedici Csv sono accreditati al Servizio volontario europeo. Sono state oltre 95 mila le consulenze erogate a più di 21 mila associazioni in particolare su tematiche fiscali, amministrative e contabili (26%) e giuridico-legali (27%), ma anche su progettazione e comunicazione. I percorsi nelle scuole hanno coinvolto 2.592 organizzazioni di volontariato, 1.478 scuole e 38 università, 4.440 docenti e oltre 158 mila studenti. Gli stage di orientamento per il volontariato sono stati 1.254 (+70% rispetto al 2013). Sono state organizzate oltre 2 mila ore di formazione (+11% sul 2013), per un totale di 30 mila ore con 37 mila partecipanti e 9 mila organizzazioni. I servizi di comunicazione erogati sono più di 29 mila a favore di 8.510 organizzazioni di volontariato: ciò significa che 1 organizzazione su 5 ha usufruito di almeno un servizio. Quelli più richiesti sono: elaborazione grafica e stampa di materiale promozionale, redazione di newsletter.
Nel complesso i Csv hanno erogato oltre 364 mila servizi logistici a più di 13 mila organizzazioni di volontariato: i più richiesti sono quelli di copisteria e di spazi attrezzati per svolgere attività organizzative, convegni, riunioni e corsi. La quasi totalità di questi servizi sono stati erogati usando risorse interne. Sono 66 i centri che hanno realizzato attività di animazione territoriale per sviluppare reti e relazioni: 2.761 incontri con 7.456 organizzazioni, 903 enti locail, 1.617 enti non profit, di cui 236 aderenti al Forum del Terzo settore. Infine, i Csv si occupano di sostenere le organizzazioni di volontariato nella progettazione partecipata: sono stati 27 quelli che hanno partecipato a un bando europeo, per un totale di 147 progetti realizzati in qualità di enti capofila (61%) o partner (39%).
Le risorse. Ammontano a 77,5 milioni di euro quelle a disposizione dei Csv per il 2014, di cui 75 milioni derivano direttamente dal Fondo speciale per il volontariato alimentato dalle Fondazioni di origine bancaria (34 milioni di residui attivi da anni precedenti più 41 milioni di attribuzioni relative al 2014) e 2,5 milioni di euro da altre fonti di finanziamento. La tendenza al calo delle risorse viene confermata anche pe il 2014 arrivando a -12% rispetto al 2013. Tra il 2011 e il 2014 i proventi complessivi sono passati da circa 100 milioni di euro a poco più di 79 milioni di euro con una diminuzione complessiva pari al 20 per cento, diminuzione che aumenta nel biennio 2015-2016 a seguito della riduzione della reddività del patrimonio delle fondazioni bancarie. Nel 2014 i Csv hanno utilizzato complessivamente 50,1 milioni di euro per la propria attività a favore del volontariato nazionale, i restanti 27,4 milioni di euro sono residui finali che verranno utilizzati nelle annualità successive. Dei 50,1 milioni di euro utilizzati, 11,1 milioni di euro sono stati usati per attività di supporto generale, i restanti 39 per azioni a favore del volontariato. Il settore in cui i Csv investono più risorse economiche sono la progettazione partecipata (7,9 milioni di euro) e la promozione del volontariato (6,8 milioni di euro), seguono la presenza sul territorio con sportelli operativi (5 milioni) e l’attività di informazione e comunicazione (4,7 milioni di euro).
Addetti. Nei Csv lavorano 950 persone retribuite, per il 67% rappresentato da donne. Di questi 731 sono dipendenti (pari a 521 unità a tempo pieno), il 63% ha una laurea, 6 su 10 hanno meno di 40 anni. Le risorse investite dai centri nel personale ammontano complessivamente a 23,7 milioni di euro (47,2% del totale degli oneri sostenuti). La forma contrattuale maggiormente utilizzata è il lavoro subordinato (88%), segue il lavoro autonomo (7%) e il parasubordinato (5%). Il 76,5% dei lavoratori si occupa direttamente delle attività a favore del volontariato mentre solo il 23,5% dei costi per il personale si riferisce ad attività di carattere generale.
Sono 71 i Centri servizi per il volontariato in Italia gestite da 9.204 associazioni, di cui 8.105 organizzazioni di volontariato (1 su 5). La governance dei Csv è rappresentata da 1.027 volontari: 8 presidenti su 10 sono uomini, l’età media è 56 anni e ricoprono l’incarico in media da 5,5 anni. Il 43% è laureato. I volontari hanno seguito gli organi collegiali per 1.293 sedute e 20 mila ore di attività volontaria gratuita, pari a circa 20 ore per ciascun volontario. I Csv sono presenti in tutte le regioni con 376 punti di servizio, pari a 1 ogni 126 organizzazioni di volontariato. Sono 517 i locali destinati a uso esclusivo delle associazioni per un totale di circa 16 mila metri quadrati di spazio. Le sedi aperte al pubblico (anche dopo le 8 di sera) sono quasi 4 su 10, poco più di un terzo è aperto anche nel fine settimana, il 90% è accessibile alle persone disabili. Ogni Csv aggiorna quotidianamente il proprio sito web, il 95% ha un profilo sui social network, le newsletter hanno raggiunto oltre 152 mila destinatari. Sono 66 i Csv che hanno un patrimonio documentale sul volontariato e sul non profit in generale: nel 2014 sono stati 80 mila i volumi consultati da 2.143 utenti. Sono state realizzate inoltre 300 pubblicazioni per fornire dati e informazioni di taglio scientifico e culturale sul mondo del volontariato e del Terzo settore. (lp)
fonte Redattore Sociale