“Quelli che ridono, o sono contenti, o son pazzi, o son dementi” questo recita un vecchio proverbio italiano, sintesi perfetta per raccontare il progetto del centro diurno “Antonio Doria” realizzato dall’ Associazione Ra.Gi. Onlus di Catanzaro.
Nasce proprio nel segno del sorriso l’idea di far divenire Cicala, piccolo paese ai piedi della Sila, il primo borgo calabrese amico delle demenze. Un vero e proprio luogo di aggregazione in cui le persone malate avranno la possibilità di vivere una quotidianità serena, partecipativa e libera.
L’inaugurazione è prevista per venerdì 11 maggio, giorno in cui Cicala aprirà le sue porte alle persone malate di demenze per offrire loro una nuova dimensione di vita, in cui poter con-vivere con la malattia senza doverla subire.
Grazie ad un percorso di informazione e formazione sulle demenze curato dalla Ra.Gi. e rivolto ai cittadini e commercianti del borgo, i malati potranno uscire per fare una passeggiata, comprare del pane, recarsi dal parrucchiere oppure semplicemente scambiare due chiacchiere in piazza. Insomma, ritrovare il gusto di una vita piena e degna di essere vissuta.
“La Calabria e i suoi cittadini hanno risposto benissimo a questa iniziativa, vogliono essere protagonisti di un cambiamento radicale nella cura delle persone malate di demenza. – afferma Elena Sodano, Presidente dell’associazione Ra.Gi. Onlus di Catanzaro ed ideatrice del metodo Teci, unico in Italia, per la cura ed il contenimento naturale delle demenze – Il nostro è un progetto che mette al centro i malati di demenze e le loro famiglie, persone sole che si trovano sole ad affrontare un percorso complesso e doloroso. Abbiamo dato vita ad un progetto volto ad umanizzare la cura di queste patologie, dandole un’impronta esistenziale e non più assistenziale”.
Il percorso della Ra.Gi. nella cura delle demenze inizia nel 2008 con la creazione, a Catanzaro, del Centro Diurno Spazio Al.Pa.De. (Alzheimer, Parkinson e Demenze), unico ad essere autorizzato dalla Regione Calabria ed unico in Italia per l’utilizzo del metodo Teci (Terapia Espressiva Corporea Integrata), accuratamente descritto nel manuale “Il Corpo nella Demenza” (Maggioli 2017) scritto da Elena Sodano, ideatrice del metodo.
L’11 maggio segna l’inizio di una grande svolta, perché a Cicala, grazie anche alla collaborazione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessandro Falvo, a Cicala non verrà aperto un centro diurno specifico per le malattie neurodegenerative, ma prenderà forma un progetto di respiro europeo, che è parte dell’iniziativa denominata Dementia Friendly Community Italia (Comunità Amica delle Demenze Italia), avviata in Italia dalla Federazione Nazionale Alzheimer e lanciata dall’Alzheimer’s Society del Regno Unito, pioniera dell’organizzazione di Dementia Friendly Community in Europa.
Le caratteristiche che rendono unico in Europa il progetto di Cicala sono legate soprattutto alle piccole dimensioni del borgo, che permettono di coinvolgere tutta la comunità, costituita da sole 900 anime.
Un’intera comunità si farà carico del disagio che vivono le persone con demenza e le loro famiglie. Ogni spazio pubblico, ogni esercizio commerciale sarà reso pienamente fruibile ai malati di demenza. L’obiettivo è quello di diffondere sempre di più la conoscenza delle demenze per ridurre i pregiudizi e l’emarginazione sociale.
Niente più stigmi né pregiudizi, quindi e a rappresentare questo intento “Io Sono Demente”, lo slogan scelto per l’apertura del centro, perfetto per dimostrare quello che accadrà nella Comunità di Cicala: non esistono differenze tra un malato, un suo familiare e un comune cittadino. Esiste solo una rete composta da cittadini e istituzioni, uniti con l’obiettivo di costruire una comunità nel segno della serenità.
Nel corso della cerimonia di inaugurazione sarà fruibile la mostra di pitture ed installazioni afferente al progetto “Demenze d’autore”. Espongono le artiste: Rosa Amerato, Rosa Spina, Rosalba Russo, Anna Aprile, Eugenia Ciampa, Rosella Costa, Dorotea Li Causi.