Si è riunito nella Sala Oro della Cittadella Regionale, un Tavolo Interistituzionale per confrontarsi sul tema: “Autismo: dalla conoscenza alla necessità di costruire risposte efficaci”. Un momento di condivisione ma anche di programmazione, organizzato dalla Fondazione Città Solidale onlus che, sempre di più, si pone come sentinella nel territorio a tutela dei più deboli e bisognosi. Ad aprire i lavori un video di presentazione dell’ente, accolto dagli applausi dei presenti, che ha evidenziato l’evoluzione di Città Solidale nel corso del tempo attraverso svariati servizi e centri di accoglienza. Da alcuni anni Città Solidale offre, anche, supporto alle persone con disabilità e alle loro famiglie, in un territorio avaro di opportunità per chi vive situazioni di disagio fisico e psichico. A moderare l’incontro la giornalista Giulia Zampina che, presentando la giornata, ha introdotto l’intervento dell’assessore alle Politiche Sociali della Regione Calabria Tilde Minasi. La stessa ha messo in evidenza come bisogna elaborare risposte concrete e definite, non essendoci ormai la problematica relativa ai fondi a disposizione, che diano un senso anche di autonomia lavorativa e sociale a chi vive situazioni di disabilità. Problematiche che per l’Assessore Regionale vanno superate attraverso la creazione di una rete territoriale che possa superare i vincoli di una riforma del Welfare che presenta profonde criticità. Una rete che non deve avere un’appartenenza politica, così come messo in evidenza dal Consigliere Regionale Ernesto Alecci: «Dobbiamo lavorare tanto ed insieme per superare gli ostacoli che impediscono alle persone autistiche di poter usufruire di diritti essenziali, incentivando quelle realtà che possono offrire servizi altamente professionali. In questa battaglia non può esistere tessera di partito o maggioranza e opposizione». Le istituzioni, quindi, al centro di una proposta concreta sul territorio, che deve tenere conto anche di realtà, anche quelle del Terzo Settore, che già offrono servizi rivolti a persone con disabilità, così come presentato negli interventi della responsabile del settore disabilità Annarita Tolomeo e da Roberta Critelli di Fondazione Città Solidale. Ad entrare ancora più a fondo nella problematica dell’autismo gli interventi di Natalia Raione – genitore e presidente dell’associazione Un futuro per l’Autismo e di Annamaria Lucchino – genitore e membro dell’associazione Oltre l’Autismo, testimonianze preziose di come le famiglie, coraggiosamente, supportano i figli nonostante una rete istituzionale che ancora oggi non riesce a dare risposte concrete. Un lavoro prezioso quello dei genitori che non vede alcuna pausa, nemmeno di fronte all’affiorare di sentimenti di solitudine dovuti ad una realtà sociale che vede nella disabilità un ostacolo e non una possibilità di un mondo diverso ma comunque prezioso. Gli interventi hanno messo in luce il prezioso contributo che si è avuto grazie alla costruzione di una rete delle famiglie che riescono ad aiutarsi ma che chiede a gran voce la costruzione di una fitta rete territoriale. Una “Rete” istituzionale che non può prescindere dagli enti comunali, sanitari e scolastici del territorio, rappresentati al Tavolo da Irene Cristofaro, vicesindaco e assessore del Comune di Borgia, di Rosario Lostumbo, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Catanzaro, Valerio Geracitano per il Comune di Soverato, Caloiero e Russo dell’Asp (in rappresentanza del Direttore Generale), da Maria Marino per l’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria.
A chiudere i lavori del Tavolo Interstituzionale l’intervento di Padre Piero Puglisi, presidente di Città Solidale, che ha messo in evidenza come la Fondazione sia sempre di più legata al territorio e pronta a venire incontro, con risposte concrete, ai più bisognosi e alle famiglie, i cargivers naturali, in una mission che non vuole lasciare nessuno indietro e che vuole essere pungolo delle Istituzioni affinchè si diano risposte efficaci alle persone con problematiche diverse. La mattinata si è chiusa con la proiezione del video che vede protagonisti gli ospiti dei Centri Diurni gestiti da Fondazione Città Solidale che, con il loro sorriso e la loro intensa vitalità, sono riusciti a dare il senso al lavoro che, giorno dopo giorno, faticosamente ma con gioia e grande soddisfazione, si porta avanti. “C’è tanto ancora da lavorare” si concordava con i genitori e le associazioni che si prendono cura di tanti autistici ma, la volontà di continuare su un cammino virtuoso e la speranza che anima tutti, consentirà di ottenere risultati nuovi, con a fianco le Istituzioni che si sono dette “pronte e disponibili a fare tutta la loro parte”.