“L’accoglienza non deve essere una parola astratta, ma deve diventare il nostro vissuto che si realizza nella nostra quotidianità, nella società ed in particolar modo nella scuola”, con queste parole il Prefetto di Catanzaro Luisa Latella ha introdotto la seconda edizione del Premio Città Solidale che si è svolto nella giornata del 21 presso la sala Tricolore della Prefettura di Catanzaro.
Un intervento che ha voluto, inoltre, rispondere anche alle continue notizie che in questi giorni si stanno susseguendo in riferimento a nuove possibili accoglienze di immigrati sul territorio catanzarese: ‹‹Abbiamo pensato di svolgere questa bellissima manifestazione in questa sala proprio per creare un punto di incontro tra i cittadini e le istituzioni. Un momento importante anche per rispondere a quella strategia della tensione che, in questi giorni, alcuni individui hanno voluto mettere in campo attraverso notizie del tutto infondate e che di certo non fanno onore alla città di Catanzaro››.
Un evento, il Premio città Solidale, che ha visto una massiccia partecipazione delle scuole della provincia di Catanzaro e che ha portato in una sala di elevato prestigio istituzionale, momenti di vera gioia, profonda riflessione e forte integrazione tra i ragazzi.
Aspetto questo che è stato ripreso da Padre Piero Puglisi, presidente della Fondazione Città Solidale: ‹‹Vedervi qui oggi è per me motivo di incoraggiamento per andare avanti insieme ai miei collaboratori nel difficile lavoro che quotidianamente portiamo avanti. Soprattutto noi che lavoriamo nel sociale dobbiamo essere trasmettitori di valori come l’accoglienza e l’integrazione, ed aiutare le nuove generazioni ad essere positivi costruttori del domani. Insieme, infatti, dobbiamo costruire una comunità civile che fondi le sue solide basi nella multiculturalità e nel rispetto delle diversità››.
Una comunità solidale che non può di certo non fare a meno della Chiesa, rappresentata per l’occasione, dal vicario episcopale Monsignore Vincenzo Zoccoli che, portando i saluti del Vescovo, impegnato a Roma nell’Assemblea dei Vescovi italiani, ha espresso tutta la sua gioia nel vedere così tanti ragazzi accomunati dallo spirito della fratellanza.
Dello stesso avviso Diego Bouché, direttore generale dell’ufficio scolastico regionale della Calabria, che ha voluto mettere in evidenza alcuni aspetti fondamentali della pregevole iniziativa: ‹‹La scuola non può che rispondere ‘presente’ a questa bellissima manifestazione organizzata dalla Fondazione Città Solidale. Infatti, proprio il mondo dell’istruzione è la prima frontiera dell’integrazione e dell’accoglienza. Il corpo docente e tutti noi lavoriamo quotidianamente per offrire accoglienza e nel favorire un clima di civile convivenza››.
Una società nuova, quindi, quella che è emersa da questi interventi e che rispecchia il pensiero del Vicesindaco del comune di Catanzaro Gabriella Maria Celestino: ‹‹Essere qui oggi per me è fonte di grande gioia. La migliore risposta a chi quotidianamente rema contro l’integrazione e l’accoglienza del diverso da noi. La scuola e le istituzioni devono sempre essere portatori di questi valori interpretandoli come una ricchezza che non può essere persa››.
L’iniziativa, abilmente coordinata da Sandro Lapenna, responsabile immigrazione della Fondazione Città Solidale, ha visto nella testimonianza di Issaka Ibrahim, immigrato del Ghana, un momento di forte emozione e di realizzazione di quel percorso di integrazione che è possibile solo attraverso un grande lavoro.
Ad impreziosire il tavolo dei lavori la lectio magistralis di Charlie Barnao, docente presso la Facoltà di Sociologia dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, che si è soffermato proprio su quella cattiva informazione che viene abilmente prodotta, in riferimento soprattutto al mondo dell’immigrazione, sui mass media ed in particolar modo sulla rete. Una cattiva comunicazione che altro non fa che accrescere gli stereotipi e i sentimenti di odio razziale che pensavamo fossero ormai svaniti all’indomani della seconda guerra mondiale.
Successivamente ai vari interventi, la manifestazione è entrata nel vivo con la presentazione degli elaborati prodotti dalle varie scuole che hanno partecipato al Premio Città Solidale.
Una produzione di lavori che accomunati dai valori dell’integrazione e dell’accoglienza hanno trasmesso a tutti i presenti la grande maturità dei ragazzi nell’affrontare, grazie anche al prezioso operato del corpo docente, queste difficile tematiche che molte volte vengono etichettate con facile superficialità. Ad aggiudicarsi il primo premio della seconda edizione del Premio Città Solidale, l’Istituto Comprensivo Casalinuovo e l’ ITAS (Istituto Tecnico Statale) “B. Chimirri” di Catanzaro.