Le comunità educanti calabresi raccolgono la sfida di Crescere al Sud

comunita educante catanzaro

Il coordinamento calabrese delle associazioni aderenti alla rete Crescere al Sud, d’intesa con l’assessorato alla scuola e alle politiche sociali della Regione Calabria, e unitamente ad una serie di primari istituti scolastici operanti in vari territori della Calabria, ha organizzato due incontri tematici (presso la Cittadella Regionale a Catanzaro l’11 maggio 2016, e a Villaggio Mancuso, in Sila, il 4 settembre 2016) aventi lo scopo di costruire un sistema di alleanze educative tra scuole e terzo settore finalizzato ad un intervento innovativo di contrasto all’insuccesso formativo, alla dispersione scolastica e alla povertà educativa che si registra sul territorio regionale. Alla base dell’iniziativa è la considerazione condivisa che, unitamente al ruolo centrale della scuola, attore chiave dei processi educativi, sia fondamentale nella regione l’azione sinergica di contesti educativi territoriali, operanti in un’ottica di comunità educanti.

I due incontri, ai quali hanno preso parte dirigenti scolastici, responsabili di associazioni educative aderenti a Crescere al Sud, dirigenti della Regione e l’Assessore regionale alla scuola, lavoro e formazione, Federica Roccisano, sono serviti per avviare un percorso di progettazione partecipata dal basso che si è posto, pertanto, l’obiettivo di porre al centro del dibattito regionale la costruzione di efficaci comunità educanti nei vari territori della Calabria.

Sia nell’evento di maggio a Catanzaro, che nell’incontro di settembre in Sila, è emersa la comune consapevolezza della necessità di progettare dal basso un intervento sistemico nel campo dei processi educativi, formativi e della prevenzione promuovendo distretti ad alta intensità educativa, in particolare nei territori a più alta densità criminale.

In questo quadro, partendo dai dati e dalle ricerche analizzate nei due incontri (indagine Pisa-Ocse realizzata da Invalsi e Atlante sulla condizione dei minori realizzato nel 2015 da Save the Children) è stato delineato un percorso utile a progettare una comune piattaforma d’azione che definisca i principi utili alla promozione di forme di sperimentazione tematica.

Una sperimentazione che concepisca il sistema sociale formativo calabrese come un sistema di energie umane, e rifletta su quale somma di energia (competenze) sia oggi disponibile nel sistema, quale percentuale di energia viene utilizzata e quanto invece non viene utilizzata. Una sperimentazione che, analizzando le cause dei fattori di blocco dell’utilizzazione dell’energia potenziale non sviluppata (es. lacci burocratici, know how e organizzazione delle scuole, educativa territoriale, centri formativi, alternanza scuola lavoro), operi con metodologie di rete e percorsi di innovazione per favorire la liberazione ed espressione di queste energie.

Tra le tappe del percorso è stato previsto il lancio di un manifesto programmatico per un patto regionale per l’innovazione nei processi educativi. Un patto che metta insieme i diversi stakeholders coinvolti nelle diverse problematiche formative, e che sia in grado di avviare una prima definizione di una struttura organizzativa che consenta la costruzione condivisa, indispensabile nell’istruire policies strutturali indirizzate ai diversi territori regionali, di una strategia capace di:

– favorire pratiche strutturali,
– favorire reti efficaci tra scuole e altre agenzie educative sulla base della competenza plurale organizzativa-operativa-psico-pedagogico-sociale, progettuale
– fare tesoro delle buone pratiche consolidate,
– dedicare le misure davvero ai bambini e ragazzi e a chi li segue ogni giorno,
– sostenere partecipazione e riflessione comuni proprie di organizzazioni, istituzioni e persone che apprendono.

Si ritiene necessario in sostanza, partire dalla definizione di comunità educanti frutto di una nuova strategia cooperativa che veda una maggiore sinergia tra mondo della scuola, mondo del sociale, sistema formativo ed istituzioni locali e regionali.
L’ultimo incontro, alla presenza del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, si terrà il 30 marzo, alle ore 10.30, al liceo “Fermi” del quartiere Lido di Catanzaro.

Stampa o condividi