Contributi dal Fondo beneficenza di Intesa Sanpaolo

Attraverso il Fondo Beneficenza, Banca Intesa Sanpaolo destina una quota degli utili alla beneficenza e al sostegno di progetti che hanno come riferimento la solidarietà, l’utilità sociale e il valore della persona. Gli interventi sostenuti devono perseguire finalità ambientali e sociali, assistenziali, educative e culturali, di ricerca scientifica, di valorizzazione delle arti e dei mestieri.
Il Fondo intende contribuire a dare risposta ai bisogni sociali, senza sostituirsi all’operato del settore pubblico, ma proponendosi di integrare le iniziative avviate da enti non profit attraverso il supporto a progetti di medie e piccole dimensioni che tentano di dare una risposta a problemi non sufficientemente affrontati con i tradizionali strumenti di welfare. Si intende, pertanto, agire su 4 aree tematiche con focus specifici:
Area Sociale
Povertà educativa e dispersione scolastica: • potenziamento dell’offerta educativa complementare/integrativa; • laboratori di promozione della motivazione e rimotivazione allo studio, di valorizzazione delle competenze e delle inclinazioni, di rafforzamento dell’autostima, di sviluppo della capacità di superare le difficoltà scolastiche e attivare processi di resilienza; • organizzare campi scuola, attività formative, seminari e percorsi culturali extrascolastici; • supporto a centri educativi per i minori a maggior rischio di dispersione, con particolare attenzione per le aree dove il fenomeno è più diffuso; • creazione di spazi di ascolto per aiutare i ragazzi a individuare e affrontare eventuali difficoltà psicologiche e relazionali; • incontri e percorsi di aggiornamento per docenti, volti a rinsaldarne la motivazione e a fare informazione sulle tecniche necessarie per affrontare le problematiche dei singoli alunni e delle classi; • sostegno alla genitorialità, anche creando reti di genitori, con iniziative orientate a sviluppare il dialogo scuola-famiglia e famiglia-bambino/ragazzo; • incontri volti all’informazione sull’offerta scolastica; • promozione di attività educative
Violenza sulle donne e i minori: • supporto ai centri di aiuto e accoglienza (case rifugio e strutture di ospitalità); • supporto agli sportelli antiviolenza; • percorsi di sostegno psicologico e/o legale delle vittime; • percorsi che favoriscano l’autonomia lavorativa (orientamento al lavoro, tirocini formativi, ecc.) e/o abitativa delle vittime; • attività laboratoriali utili allo sviluppo dell’autostima e dell’autoimprenditorialità delle vittime; • progetti di supporto ai minori vittime di violenza assistita (sostegno scolastico, psicologico, ecc.); • progetti di recupero e reinserimento sociale degli autori di violenza; • progetti di formazione per operatori e volontari; • attività di sensibilizzazione nelle scuole; • percorsi di educazione all’affettività; • progetti educativi utili al superamento degli stereotipi; • progetti di informazione circa la tematica della violenza.
Demenza senile: • iniziative collegate al tema della prevenzione: identificazione ed implementazione di strategie non-farmacologiche che, agendo su fattori modificabili (principalmente legati agli stili di vita), consentano di produrre un soddisfacente beneficio clinico e di contrastare e prevenire l’evoluzione della malattia; • programmi di assistenza integrata continuativa: inserimento del paziente in un percorso di cura studiato da un medico clinico o un centro assistenziale specializzato che, in accordo con il paziente, delinei un percorso terapeutico che coinvolga l’assistito anche all’interno di strutture diverse (quali il centro ospedaliero di riferimento, le RSA, i servizi ambulatoriali e di assistenza domiciliare, i centri diurni) in modo da rendere la terapia costante nel tempo e agevolare le attività di supporto offerte dai caregiver; • realizzazione di progetti di inclusione innovativi.
Nell’area sociale, sono sostenuti anche progetti di Formazione per l’occupazione e inserimento lavorativo come mezzo di inclusione sociale, Povertà sanitaria e malattie, disabilità fisica e intellettiva, sport dilettantistico inclusivo (solo erogazioni territoriali).
Area Culturale
Sono sostenuti i progetti che si qualificano per gli aspetti sociali e che sono, quindi, rivolti alle persone con insufficiente disponibilità economica e ai soggetti fragili ed emarginati. • percorsi artistici per bambini e ragazzi in stato di abbandono o provenienti da aree disagiate; • attività teatrali e musicali che coinvolgono carcerati e disabili; • laboratori artistici volti a favorire l’inclusione sociale tramite la compartecipazione di italiani, stranieri, disabili e normodotati; • attività culturali destinate ad anziani soli; • formazione professionale nel campo dell’arte per soggetti fragili; • attività artistiche volte alla sensibilizzazione di target fragili su temi ad alto contenuto sociale (bullismo, legalità, diversità, ecc.).
Area religiosa
Progetti di enti religiosi improntati su una visione solidaristica e di centralità della persona quali iniziative di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale a beneficio di soggetti svantaggiati e ai margini della società: • pagamento di affitto, utenze e spese sanitarie; • distribuzione di pacchi alimentari e altri beni di prima necessità; • mense per i poveri; • ricovero provvisorio di persone senza casa; • ambulatori sociali; • centri di ascolto; • percorsi di attivazione sociale e lavorativa; • progetti per favorire la partecipazione scolastica di soggetti economicamente fragili e a rischio emarginazione.
Area ricerca
Progetti di ricerca (in qualunque settore delle scienze e della tecnologia) che hanno come fine il miglioramento della vita degli individui, risolvendo gravi problematiche o rispondendo a bisogni emergenti. Nell’area sociale e religiosa sono sostenuti anche progetti da realizzarsi in Paesi Terzi (solo liberalità centrali). In particolare: • interventi finalizzati allo sviluppo delle comunità e dei territori in cui il Gruppo Intesa Sanpaolo opera con le proprie controllate estere. • interventi nei Paesi che hanno un Indice di Sviluppo Umano basso o medio, con particolare interesse per le seguenti tematiche: sviluppo economico e formazione professionale; povertà educativa; povertà alimentare; povertà sanitaria; empowerment delle donne e dei giovani. • interventi in Paesi poveri o emergenti colpiti da calamità naturali (terremoto, alluvione, siccità, ecc.).
Le richieste di contributo si distinguono in: • Liberalità territoriali: contributi fino a 5.000,00 Euro; • Liberalità centrali: contributi superiori a 5.000,00 Euro. Per richieste di contributi superiori ai 100.000,00 Euro si devono prevedere il monitoraggio e la valutazione esterna delle attività e dei risultati conseguiti a cura di una delle Istituzioni universitarie individuate dal Fondo.
I progetti possono essere presentati durante tutto l’arco dell’anno ma è consigliabile inviarli entro i primi giorni di settembre.
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