È attiva a tutti gli effetti la rete solidale voluta dal sindaco Sergio Abramo per aiutare le famiglie meno abbienti a combattere la crisi economica: in tre giorni, i volontari del Gruppo comunale di Protezione civile hanno consegnato i generi alimentari e di prima necessità a lunga conservazione a circa 200 nuclei famigliari segnalati al Comune dalle parrocchie della città grazie alla stretta collaborazione dell’arcivescovo Vincenzo Bertolone.
“Nei momenti terribili che stiamo vivendo è fondamentale che tutti abbiano da mettere qualcosa a tavola”, ha detto il sindaco Abramo nel nuovo video messaggio pubblicato sul proprio profilo Facebook.
Abramo ha voluto ringraziare nuovamente i volontari della Protezione civile, “che svolgono con responsabilità, sacrificio e amore la propria azione e senza esitazione hanno accolto la mia richiesta”, gli imprenditori che hanno donato i primi prodotti distribuiti sul territorio (Caliò ricambi, Maddaloni food service. Cusimano, Mottola Di Amato, Tomasello per la Crai Calabria-gruppo Regina) e il presidente del Comalca “che metterà a disposizione grandi quantitativa di frutta. Invito chiunque abbia voglia di farlo, anche le singole persone, – ha sottolineato il primo cittadino – ad aiutare chi ha bisogno, a donare quel che può contattando la Protezione civile. Quanti si trovavano già in difficoltà, oggi lo sono ancora di più”. E ha rimarcato: “Nessuno deve rimanere indietro e nessuno è meno importante di altri”.
Col suo messaggio, il sindaco ha poi spiegato che “da stamattina sono al lavoro per accelerare al massimo tutte le operazioni propedeutiche alla distribuzione dei buoni spesa, possibile grazie al sostegno del Governo. Non è moltissimo, ma è qualcosa che ci consente di dare risposte in più al territorio. Appena saremo pronti, e spero che prestissimo sia così, sarà mia cura dare immediata comunicazione alle famiglie che potranno accedere ai benefici”.
Il messaggio conclusivo, Abramo l’ha rivolto ai catanzaresi tutti: “Sono fiero di come state affrontando un’emergenza che ci fa essere uniti, forse, come mai prima d’ora. Nessuno di noi era pronto a vivere in uno scenario così inquietante, ma con forza e determinazione stiamo dimostrando che, insieme, possiamo farcela”.
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