Il 20 settembre 2024, alle ore 10:00, presso l’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione Superiore “M. Ciliberto – A. Lucifero” di Crotone, si terrà la terza edizione del Premio al Merito “Dodò Gabriele”. L’evento, organizzato dall’Associazione “Dodò Gabriele”, coincide con il quindicesimo anniversario della scomparsa di Domenico Gabriele, conosciuto come Dodò, ucciso a soli undici anni per mano della ‘ndrangheta.
Dodò è diventato il simbolo di un’infanzia strappata via troppo presto dalla violenza mafiosa, un evento che ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Crotone e in tutta Italia. Il premio a lui intitolato nasce con l’intento di mantenere viva la sua memoria e, al tempo stesso, di sensibilizzare la società sul tema del contrasto alle mafie.
Quest’anno, la terza edizione del premio sarà dedicata al fondamentale apporto dei giornalisti nella lotta contro la criminalità organizzata. Giornalisti coraggiosi, uomini e donne, che con la forza delle parole e della conoscenza sfidano quotidianamente l’omertà e l’intimidazione mafiosa. Il loro impegno non si limita alla semplice cronaca, ma diventa uno strumento di denuncia, un mezzo per accrescere la consapevolezza dell’opinione pubblica su quanto la lotta contro le mafie sia una responsabilità collettiva.
L’evento non sarà solo un’occasione per riconoscere e premiare questi giornalisti, ma anche per ribadire l’urgenza di un coinvolgimento più attivo e consapevole da parte di tutti nella battaglia contro la criminalità organizzata e la corruzione. Solo attraverso scelte e comportamenti coerenti si potrà sperare in un reale cambiamento.
La giornata di commemorazione proseguirà alle 17:00 con una Santa Messa presso la chiesa di Santa Rita, dove si renderà omaggio a Dodò con un momento di raccoglimento spirituale, ricordando il sacrificio di un bambino innocente, simbolo di una ferita ancora aperta.
Francesca Anastasio, Presidente dell’Associazione “Dodò Gabriele”, sottolinea come sia fondamentale mantenere viva la memoria di Dodò e continuare a lottare, ognuno nel proprio ruolo, contro la violenza mafiosa.
Fonte: ilCirotano