Una posizione pacifista, che riunisce alcune associazioni del territorio crotonese che è contro la guerra in Ucraina e anche l’aumento, decretato dal Governo, delle spese militari; una decisione di incrementare le spese fino a portarle al 2% del PIL che è una scelta e non un vincolo obbligatorio.
Per questo motivo si sono unite insieme le realtà territoriali come il Circolo Arci Sparatori di Nuvole, l’associazione Child’s Friend, l’associazione Terrà e libertà, il Polo d’Infanzia Baby Kinder Park, l’associazione “Città Spazio”, e l’associazione Nonostante tutto resistiamo”.
“Questa guerra che ormai va avanti da molte settimane pone all’attenzione nostra, dell’Italia, e di tutto il mondo, una serie di problemi – ha detto Filippo Sestito – la nostra posizione è chiara, siamo per il cessate il fuoco in Ucraina, siamo quindi per la pace ma siamo anche contro però l’aumento delle spese militari decretate dal nostro Governo. Riarmare il nostro paese non è la soluzione giusta per riportare la pace in Ucraina, in Occidente, in Europa, e quindi noi abbiamo messo insieme le associazioni che sono su questa posizione perchè sono tantissime le altre organizzazioni per la pace ma al contempo sono per l’aumento delle spese militari e l’invio delle armi in Ucraina, e questo per noi è aiutare la guerra e non bloccarla“.
Da sinistra nella foto nella conferenza stampa presso il Bar Italia, Fabio Riganello (Nonostante tutto resistiamo), Francesca Pesce (Terra e Libertà), Filippo Sestito (Gli spalatori di nuvole), Lucia Sacco (Baby Kinder Park), Marilina Intrieri (Child’s friend), Mario Galea (Città Spazio).
Fonte www.crotoneok.it