Il 1927 è una data importante: nasceva Giuseppe Covelli e anche l’Avis Nazionale. Quasi 100 anni di attività di servizio verso il prossimo, sia dal futuro sacerdote che ha dedicato la vita alla solidarietà e sia dall’associazione di tanti volontari che hanno salvato tante vite umane donando il loro sangue.
Questa mattina l’Avis comunale e l’Avis provinciale hanno dedicato la sede di via I Maggio proprio a monsignor Covelli, il quale ha guidato l’associazione per ben trentatré anni. Nel 1956 un ferroviere di ventiquattro anni moriva in città per emorragia: l’Avis a Crotone nasce ufficialmente il giorno 11 luglio 1958 all’interno dello Stabilimento Montecatini. Successivamente, dall’unione dei donatori di Montecatini, Pertusola e Rossi e Tranquilli, nasce la sezione comunale di Crotone. La solidarietà di tre persone ha fatto sì che, da quel momento in poi, ci fossero sacche di sangue a sufficienza al servizio delle vite umane costituendo l’Avis Crotone.
L’associazione, dopo la benedizione dei locali di via I Maggio, ha inteso celebrare tutti i donatori con una cerimonia presso la parrocchia Santa Rita, officiata dall’Arcivescovo Angelo Panzetta e poi, presso i locali “Giuseppe Agostino” premiare i tanti donatori di Crotone.
“Don Pino è stata una figura capace di unire laici e credenti in una comune missione di servizio – ha detto la presidente dell’Avis Crotone Ermelinda Gaetano – e noi cerchiamo e cercheremo di portare avanti ancora la sua opera in città e soprattutto nelle scuole. Ci sentiamo famiglia come Avis comunale e Provinciale”.
“Don Pino Covelli ha permeato la storia della nostra città – ha continuato Franco Rizzuti, già presidente Avis – un prete tra virgolette scomodo, e parlare di lui è sempre difficile. L’Immacolata, la Chiesa che ha retto, è stata la casa di tutti e in particolare la casa dei tanti donatori”.
E’ stata scoperta quest’oggi una targa all’ingresso della sede, e poi il parroco di Santa Rita don Tommaso Mazzei ha benedetto i locali della sede Avis Monsignor Giuseppe Covelli: “Una giornata particolare oggi perché dopo tempo riprendiamo ad organizzare manifestazioni per i donatori – sono le parole di Pietro Vitale, presidente Avis provinciale di Crotone – ma è una giornata importante proprio perchè siamo uniti nel ricordo di una persona che ha vissuto per l’Avis e nell’Avis. Era forte in lui il senso di giustizia e del dono gratuito”.
La pandemia da Covid ha fermato l’intitolazione dei locali a don Pino, ma questa domenica di sole è stata propizia in città per continuare le attività di donazione gratuita dal seme gettato da don Covelli: “Un’intitolazione importante perché nasce da una condivisione di valori – ha concluso Fausto Aguzzoni, Vicepresidente Vicario – nel 1927 nasce l’Avis dal capezzale di una donna morta per emorragia, e nello stesso anno nasceva a Crotone don Pino: il parallelo fra le due date è incisivo per questa città”.
Presente anche l’assessore Rachele Via: “Questa è l’attestazione più bella della quantità del lavoro e della qualità per l’Avis di Crotone. Le fabbriche non ci sono più ma tutto il tessuto di solidarietà c’è ancora, resiste ancora”. Premiati Antonio Villirillo e Giorgio Bombino per le cento donazioni effettuate.
Fonte: CrotoneOk