L’assemblea pubblica, aperta anche alla stampa, indetta venerdì scorso nella Sala Giunta dell’Amministrazione Provinciale dal CSV di Catanzaro e dal Forum del Terzo Settore di Catanzaro – Soverato, è stata l’occasione per ritrovarsi tutti – ciascuno con le proprie specificità – nel percorso di cambiamento avviato con la legge di riforma del Terzo Settore.
L’argomento del giorno –l’assegnazione di un immobile comunale che possa fungere da “Casa del Volontariato e del Terzo Settore” – ha suscitato interventi (anche dai toni un po’ accesi) in merito alle situazioni che richiamano maggiore attenzione rispetto ad altre, prima fra tutte, secondo padre Piero Puglisi di Fondazione Città Solidale, le necessità riguardanti i poveri che vivono in città, oggi gli stessi di allora. E poi c’è la questione delle periferie, dei rioni “Aranceto” e “Pistoia” in particolare, che don Biagio Amato di Fondazione Betania ha definito “peggio delle favelas brasiliane”. Ma alle segnalazioni ed alle denunce si sono affiancate anche le proposte – una casa del volontariato che possa ospitare le varie iniziative delle associazioni che non hanno una sede, un luogo non solo “fisico” che possa andare a rafforzare il bisogno di stringere relazioni e di avere “un’identità”, come ha ben specificato il direttore del CSV di Catanzaro, Stefano Morena, ed in cui possa trovare spazio anche il progetto di “emporio solidale”. Un progetto che è in netta corrispondenza con il percorso che il Forum, rappresentato dal portavoce Giuseppe Apostoliti, sta portando avanti con il CSV di Catanzaro, presieduto da Luigi Cuomo, e che va nella direzione del riconoscimento del ruolo dell’intero comparto. Una piena sinergia che è stata sollecitata anche da “Agenda Urbana”, alla quale ha messo mano il dirigente comunale Antonio De Marco, e che prevede tra i vari punti proposti una “Casa del Volontariato” e strutture adibite al “social housing”.
Peccato che allo stato attuale Agenda Urbana abbia subìto una battuta d’arresto a causa dei ritardi della Regione, e che gli immobili nell’immediata disponibilità dell’amministrazione comunale presi in considerazione non rispondano alle esigenze di collocamento in centro (per quanto attiene all’appartamento in viale De Filippis) e di accessibilità (l’ex istituto scolastico in vico Carbone, nel pieno centro storico, non è facile da raggiungere) manifestate dagli aderenti all’assemblea. L’ipotesi dell’intero stabile di via Fontana Vecchia, da poco ristrutturato, avanzata dal vicepresidente del CSV di Catanzaro, Guglielmo Merazzi, ha invece incontrato il consenso di molti, ma le perplessità dei rappresentanti istituzionali al tavolo, dal dirigente De Marco all’assessore alle Politiche Sociali Lea Concolino, dal sindaco Sergio Abramo al consigliere regionale Baldo Esposito. Il sindaco, in particolare, dopo essersi soffermato sulla paralisi che sta investendo la programmazione comunale a causa della mancanza di fondi, alla quale si aggiunge il “regionalismo differenziato” che penalizzerà ancora più la Calabria, già danneggiata dalla persistente dicotomia tra il servizio socio-assistenziale e socio –sanitario che le rende un “unicum” nel panorama nazionale, ha fatto richiamo al reciproco senso di responsabilità nel trovare una soluzione che sia la migliore possibile. Infine, si è levato l’invito dell’onorevole Esposito all’intera assemblea di redigere un progetto che possa tenere alta l’attenzione su quella che potrebbe addirittura diventare la “Città Solidale del Terzo Settore” e che possa avvalersi del pieno sostegno dell’amministrazione comunale.
Ufficio stampa CSV Catanzaro