Il progetto di fusione dei Centri di servizio per il volontariato di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia ha ottenuto la piena approvazione delle rispettive assemblee dei soci. Il volontariato dell’area centrale della Calabria convergerà nel nuovo Csv Calabria Centro. L’approvazione da parte dei soci sancisce l’atto finale di un lungo processo che ha visto accantonare i campanilismi in nome di un impegno comune che porterà, in un tempo massimo di tre anni, alla definizione di un centro unico regionale. Il Csv Calabria Centro sarà ufficialmente operativo dall’1 gennaio 2021.
Come ha chiarito il notaio Sebastiano Panzarella – intervenuto il 12 ottobre all’assemblea dei soci del Csv di Catanzaro, alla presenza del presidente Luigi Cuomo e del direttore Stefano Morena – l’atto di fusione, che avviene per incorporazione dei centri di Crotone e Vibo – per perfezionarsi ha dovuto attendere i tempi previsti per la necessaria pubblicizzazione in Prefettura.
Nello stesso giorno si è svolta anche l’assemblea del Csv di Vibo Valentia, dove il presidente Roberto Garzulli, affiancato dal direttore Maurizio Greco e dal notaio Ilaria Miceli, ha illustrato le tappe fondamentali di un percorso, a volte accidentato. “Una fusione – spiega Garzulli – vista con favore dalla maggioranza dei votanti, che reca però con sé alcune perplessità, in considerazione del fatto che porterà alla convergenza in un unico direttivo, e quindi a non poter più contare sulla presenza fissa di un presidente e di un direttore direttamente operativi sul territorio. Rimane il rammarico – continua Garzulli – di non essere riusciti a perfezionare i rapporti con alcuni interlocutori istituzionali, ma quello che conta è che ciò che è stato fatto andrà a formare il bagaglio di esperienze al quale attingerà il nuovo ente risultante dalla fusione”.
Il 13 ottobre si è riunita invece l’assemblea del Csv di Crotone, giunta all’approvazione del nuovo ente dopo un percorso di quasi due anni che ha visto il comitato direttivo e la struttura tecnica impegnati in un costante lavoro di confronto, scambio e condivisione con gli altri due centri di servizio. Durante la riunione, la presidente Lucia Sacco ha sottolineato l’importanza del processo di fusione e dell’attività che il Csv Calabria Centro metterà in campo per sostenere e rafforzare il volontariato, mentre il direttore Filippo Sestito, alla presenza del notaio Tommaso Capocasale, ha illustrato dal punto di vista tecnico il progetto e lo statuto del nuovo Csv, soffermandosi sul ruolo che il Codice del terzo settore attribuisce ai centri di servizio per il volontariato, sempre più determinanti per l’infrastrutturazione sociale delle nostre comunità.
Questa fusione punta a gestire al meglio, unendo conoscenze e competenze, la nuova dimensione del volontariato e del terzo settore che la riforma ha delineato; una scelta che testimonia come sia possibile condividere un orizzonte più ampio con grande senso di responsabilità.
Fonte: CSVnet