L’associazione “Anima Randagia” denuncia quanto segue:
qualche giorno fa, in località “Tre Arie” a Gimigliano, un signore, passeggiando per il bosco, ha trovato una piccola casetta in legno con dentro un cane e cinque cuccioli.
Per giorni e giorni si è adoperato quotidianamente a portar loro cibo e acqua in attesa dell’intervento delle associazioni di tutela del luogo che, come tutti ben sappiamo, non navigano in buone acque.
Un primo cucciolo viene recuperato prima degli altri, in quanto presentava una ferita ormai infetta, dall’associazione “Diamoci La Zampa” di Marcellinara.
Succede che in un pomeriggio di sabato due associazioni collaborino per il recupero dei restanti cuccioli insieme alla mamma. Ma arrivati sul posto – un bosco fitto con piccole stradine frequentato SOLO DA CACCIATORI – scoprono che QUALCUNO HA BUTTATO LA CUCCIA CON ALL’INTERNO I CUCCIOLI DENTRO AL DIRUPO!
Ora diteci…questi cacciatori…amanti della natura…rispettosi di ogni forma di vita – TUTTO A LORO DIRE INTENDIAMOCI – che cosa meriterebbero??
Con quale coraggio SOLLEVI UNA CUCCIA CON DEI CUCCIOLI DI APPENA 30 GIORNI DI VITA E LI lasci morire per chissà quale motivazione o peggio PERVERSIONE??
Il Comune di Gimigliano si sta facendo conoscere ultimamente solo per tristi episodi a danno dei nostri amici a 4 zampe, avvelenamenti, code di volpi appese a muri delle chiese, e ora questo.
Ennesima barbarie, ennesima violenza.
Francesca Console, presidente associazione Anima Randagia
(+39)329 40 92 406 – (+39)393 12 18 071