Da tutta la regione il sostegno al Banco Alimentare

Sono 25 le aziende che hanno deciso di donare alimenti e beni di prima necessità al Banco Alimentare della Calabria. L’associazione, che  aiuta più di 110mila calabresi in difficoltà, ha visto triplicare il  suo lavoro a causa del diffondersi del coronavirus e dell’attuazione  delle misure di contenimento che hanno purtroppo portato all’aumento  della povertà nella regione.
Alla rete di solidarietà hanno aderito grandi gruppi industriali come Granarolo, tante imprese d’eccellenza calabresi come Torre di Mezzo,  Molino Bruno, Dolciaria Monardo, Intertonno e il Consorzio produttori di patate dell’altopiano silano, ma anche numerose attività agricole locali come la società Fattoria Sila, la società agricola di Antonio Scrivano di Camigliatello, l’agriturismo Santa Caterina di Montalto, l’azienda agricola Antonio Muraca di Cicala, l’azienda La Tranquilla di San Calogero, l’oleificio La Molazza di Minisci Group e il caseificio artigianale di Vincenzo Oliverio.
“La risposta degli  imprenditori agricoli e industriali al nostro appello a donare generi  alimentari è stata straordinaria – dichiara il presidente  dell’associazione, Franco Falcone – non solo possiamo sfamare le  persone in stato di bisogno, ma lo possiamo fare anche con prodotti di  alta qualità e in molti casi realizzati con materie prime calabresi”.
Non è mancato il supporto delle catene di supermercati e vendita al dettaglio come Penny Market Italia, Carrefour, Lidl e Splendidi e  Splendenti e dei negozi e produttori di specialità alimentari come  Sila Gum e Medi Mais Calabria. Hanno donato, inoltre, Horecando di  Pellaro, Soral Sas di Villa San Giovanni, CO.F di Vibo Valentia, Consorzio Gruppo di Acquisto Equipe di Catanzaro, Tavella Service di Catanzaro e Mc Donald’s di Rende. A questi si aggiungono Unicef di Reggio Calabria e APaR (Associazione Pasticceri Reggini).
“A loro il nostro grazie perché la  battaglia alla povertà si fa insieme – sottolinea ancora Falcone –  sentire così vicine le aziende private ci restituisce speranza nel  futuro. Il grado di civiltà di una popolazione si misura anche dalla  solidarietà che è capace di esprimere in momenti come questo”.
Il Banco Alimentare è stato, inoltre, sostenuto da ben 19 enti tra parrocchie, cooperative, fondazioni, scuole, associazioni che sono riuscite a donare più di 10mila euro.
“Il nostro ringraziamento va  alla parrocchia San Domenico di Lamezia Terme, alla parrocchia Santa  Caterina Vergine e Martire di Reggio Calabria e a quella di Santa  Barbara di Rovito, ad Altrama Italia, al Rotary Club Montalto Uffugo, alla ditta  Antonio Renzelli – conclude Falcone – alla Fondazione Cassa di  Risparmio di Calabria e di Lucania, alla cooperativa La Casa del Sole di Reggio Calabria, all’Unione Cooperative Italiane, alla Fondazione Exodus, alla Fidapa di Cosenza e alla terza classe della scuola Giovanni Falcone di  Rende”.
Hanno contribuito il Centro italiano protezione civile, il Centro di solidarietà Alberto Marvelli, il Centro diurno Bonilli di Malito, il circolo ricreativo aziendale del Monte dei Paschi di Reggio Calabria, l’associazione Mogli Medici Italiani di Cosenza, il Lions Club Cosenza Castello Svevo e l’associazione Ulysses.
Per la notizia clicca qui

Stampa o condividi