Ora è ufficiale: a Danzica il Cev – Centre for European Volunteering di Bruxelles ha proclamato Trento Capitale europea del volontariato per il 2024.
“È stato un onore competere con Leopoli, una città che in questi mesi con grande generosità è stata in prima linea nell’accoglienza ai profughi della guerra – ha dichiarato il sindaco Franco Ianeselli durante la cerimonia che, a Danzica, ha assegnato il titolo a Trento – Come abbiamo ribadito in altre occasioni queste due città, ora che si sono incontrate, non continueranno il cammino da sole. Il legame che si è creato con Leopoli è per noi un germoglio prezioso: lo coltiveremo insieme per costruire, come ha detto il sindaco Andriy Sadovyy, un ponte di pace tra le due città e per coinvolgere il nostro volontariato in una nuova avventura solidale con il popolo ucraino”. Poi il sindaco ha voluto ringraziare il Cev “perché la candidatura di Leopoli accanto a Trento è stata un invito a metterci in gioco, a mobilitare le nostre forze migliori, a guardare al di fuori dei nostri confini”. Infine, Ianeselli ha ricordato l’impegno di tutta la città di Trento: “La candidatura è stata costruita insieme, attraverso un percorso partecipato e quindi è il frutto di un volontariato attivo, che dimostra che quando le istituzioni e la società civile collaborano insieme si raggiungono grandi risultati”.
Il presidente del Csv Giorgio Casagranda, dalla Polonia, ha espresso grande soddisfazione e si è augurato che “questa nomina meritata sul campo sia una grande occasione non solo per la città capoluogo, ma per tutto il Trentino, da sempre terra in cui la solidarietà, l’impegno per gli altri e l’autentico senso di cittadinanza hanno radici antiche e robuste nell’attitudine ad autogovernarsi”. Ha ringraziato poi, oltre allo staff del Csv e del Comune, anche il supporto garantito dal Csvnet, l’associazione nazionale dei 48 Centri di servizio per il volontariato d’Italia.
A Trento una persona su 5 fa volontariato e in città sono attive circa 660 associazioni in cui le volontarie e i volontari sono impegnati nei diversi ambiti di intervento: dal sociale all’ambiente, passando attraverso le realtà di protezione civile, lo sport, la cultura, le organizzazioni che si occupano di educazione dei giovani e tanto altro. Sono numeri importanti che però non hanno mai voluto rappresentare una fotografia statica dell’impegno civile di questa città.
Ecco perché il Comune di Trento, in stretta sinergia con il Csv – Centro servizio volontariato del Trentino, hanno intrapreso questa avventura, mettendosi in gioco nella convinzione che si possa sempre migliorare, anche in una comunità che si dimostra sensibile e generosa rispetto all’impegno nella gratuità. Per le trentine e i trentini il volontariato è patrimonio esteso e risorsa collettiva: è un modo di vivere la città e la cittadinanza.
Questo concorso, nato dentro le istituzioni dell’Unione Europea nel 2013, mira a promuovere il volontariato a livello locale, dando un riconoscimento alle città che supportano e rafforzano le partnership con i centri di volontariato e con le organizzazioni che coinvolgono i volontari e promuovono le loro attività e il loro impatto sul territorio. La finalità ultima è quella di spingere le città europee ad interrogarsi sul ruolo del volontariato per la comunità e di premiare le città che più esprimono i valori europei attraverso la promozione del volontariato e la sua pianificazione per il futuro.
La capitale europea del volontariato 2022 è proprio Danzica, che ha ospitato questa cerimonia di proclamazione, alla quale hanno partecipato oltre alle delegazioni delle due città contendenti, Trento e Leopoli, anche i rappresentanti di Berlino, capitale nel 2021, e la delegazione di Trondheim, in Norvegia, capitale del volontariato nel 2023.
Fonte: comune.trento.it