Pochi medici, mancanza di centri specializzati e tante donne, sempre di più, che devo necessariamente andare fuori regione per curarsi. L’endometriosi, in Calabria, è un’emergenza, una malattia invalidante che tocca circa 3 milioni di donne in Italia, il 10% della popolazione femminile, su cui accendere i riflettori. L’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi, che unisce pazienti volontarie a livello nazionale, ha organizzato per il 16 dicembre 2023, nella sala consiliare di Crotone (in Piazza della Resistenza, 1) alle ore 15:30, una conferenza pubblica, aperta a tutti, dal titolo “Endometriosi, accendiamo l’informazione”.
Un incontro con la partecipazione di personale sanitario e ginecologi esperti della patologia per far conoscere l’endometriosi sotto tutti i suoi aspetti. «Oggi è fondamentale informarsi, per dare le risposte giuste alle tante ragazze e donne che non sanno come riconoscere la malattia – spiega Maria Teresa Iannone, volontaria crotonese dell’A.P.E., la quale sottolinea quanto sia importante avere una diagnosi precoce per poter affrontare la malattia. «In Calabria, non ci sono centri specializzati per l’endometriosi e le donne devono rivolgersi a centri spesso molto lontani, sostenendo spese eccessive. Inoltre, i ginecologi sono pochi. È importante che le istituzioni conoscano la situazione di tante donne e soprattutto delle adolescenti, delle difficoltà che si incontrano per affrontare questa patologia». Alla conferenza parteciperanno: i ginecologi Giuseppe Rosario Lannino e Flavio Grauso della Clinica Sanatrix – Centro di Endoscopia Ginecologica Avanzata, la psicologa e psicoterapeuta Serena Liotta, la biotecnologa Annalisa Fregola, responsabile del centro integrativo di infertilità e nutrizione “Urogyn Biotech” di Catanzaro. Con loro, la referente dell’A.P.E. della regione Calabria Maria Carmela Arcidiacono e le volontarie dell’Associazione.
I saluti istituzionali saranno affidati al sindaco di Crotone Vincenzo Voce, alla presidente della commissione pari opportunità del Comune di Crotone Anna Maria Oppido e alla presidente della terza commissione consiliare con delega per le politiche alla salute del Comune di Crotone Antonella Passalacqua. «L’endometriosi è una malattia devastante – racconta la volontaria Maria Teresa Iannone – ma da tanto dolore si può trovare una grande forza per andare avanti. Ho 36 anni e l’endometriosi mi è stata diagnosticata a 19 anni. Mi dicevano che non avrei potuto avere bambini. Poi sono diventata madre. È stato molto faticoso. Ognuna di noi ha una storia diversa, ognuna vive un’esperienza diversa ed ogni storia è a sé. Ciò che voglio esprimere con la mia testimonianza è che ogni donna può essere padrona di sé stessa, di ciò che ha dentro, delle proprie passioni, traguardi ed obiettivi. La mia storia può essere la tua, ma vista con occhi diversi: non vuol dire che ciò che è successo a me, deve accadere a te, ma può dare la carica per affrontare una situazione difficile». Si stima che il 30% – 40% dei casi di infertilità femminile sia dovuta alla presenza proprio di tale patologia, che assume anche aspetti fortemente invalidanti. Maria Teresa ha trovato la sua passione nella cucina e sta scrivendo un libro di ricette, in cui racconta anche il suo percorso di vita, in compagnia del suo bambino.
«Spero che Crotone risponda con una grande partecipazione a questo evento – aggiunge la volontaria dell’A.P.E. – avere le giuste informazioni è fondamentale per aiutare le donne ad avere consapevolezza della malattia. È importante che ogni donna abbia una risposta». In Calabria, una legge regionale riconosce la rilevanza sociale dell’endometriosi e dispone provvedimenti a sostegno delle donne. L’A.P.E. lavora per fare informazione, anche con progetti nelle scuole, e indirizzando le donne nei centri specializzati convenzionati con il sistema sanitario. L’evento del 16 dicembre ha il patrocinio della Regione Calabria, del Comune di Crotone e il supporto della commissione Pari opportunità del Comune di Crotone.
Fonte: CN24