Al centro anziani “Umberto I”, fortemente voluto dal Comune di Catanzaro, che ne sostiene le iniziative, e gestito dalle associazioni con il coordinamento del Centro Servizi al Volontariato della provincia, per la ricorrenza dell’8 marzo, si è parlato di arte. E lo si è fatto in compagnia di Andrea La Porta, docente in teoria della comunicazione dell’Accademia di Belle Arti.
Proprio la donna, del resto, è stata l’indiscussa musa ispiratrice delle opere d’arte, prodotte nei secoli da artisti di sesso maschile: da “La Gioconda” di Leonardo, esempio più illustre dell’identità femminile, alle “Donne in bottiglia” di Reneè Magritte di qualche secolo dopo, le donne “scelte” da La Porta, per la sua carrellata di immagini esplicative della bellezza di cui si compone il corpo femminile, da “oggetto” hanno via via ricoperto la qualifica di “soggetto” d’arte.
E’ solo nel Novecento, infatti, che le donne diventano protagoniste “attive”, e non più solo modelle, dell’arte intesa in senso più ampio: si ha contezza di galleriste, storiche dell’arte, collezioniste (Peggy Guggenheim, la fondatrice dei musei “Guggenheim” di Venezia e New York, è stata un’apripista in tal senso) ed artiste a tutto tondo solo dagli inizi del XX secolo, e La Porta, con la passione ed il linguaggio schietto ed esplicativo che lo caratterizza, è stato in grado di far cogliere, alla variegata e numerosa platea di astanti non più giovani, i vari passaggi artistici che hanno segnato l’ingresso nel mondo dell’arte – dalla parte della produzione – delle donne.
Quel che è certo, è che gli utenti dell’Umberto I non hanno mai assistito ad una lezione di storia dell’arte così interessante e per nulla accademica, che ha saputo mantenere desta l’attenzione fino alla fine, grazie alle significative immagini selezionate ed alla spiegazione, a tratti ammiccante (del resto, come si può rimanere inermi dinanzi alla raffigurazione de “La maya desnuda” di Francisco Goya, chiaro esempio di nudità femminile finalmente “al naturale”?), con cui il professore La Porta ha suscitato le più diverse emozioni.
Gli animi così “surriscaldati” hanno potuto poi dare il meglio di sé nella Corrida organizzata per l’occasione, e presentata dalla simpatica Antonella Mannarino dell’associazione “Amici con il cuore”, affiancata dai volontari di “Ballando e cantando”, “Anteas” ed “Ave-Ama”, oltre che dal presidente e dal direttore del CSV di Catanzaro, Luigi Cuomo e Stefano Morena.
A decretare il vincitore, tra i vari concorrenti in lizza, è stato il pubblico entusiasta: e la scelta è ricaduta su Rosa Scozia per l’interpretazione di “ ‘U surdato nnamorato”, che le è valso il premio pari ad un buono pizza per due persone. E certo la serata, iniziata con l’arte e proseguita in un clima festaiolo, non poteva non concludersi con balli, assaggi vari ed il taglio della classica torta mimosa dedicata alle donne.
Ufficio stampa CSV Catanzaro