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Antonio Sisca FILADELFIA
In occasione delle giornate Fai di primavera, Filadelfia è stata presa d’assalto da centinaia di persone che hanno potuto ammirare non sole le bellezze paesaggistiche, ma anche tutto ciò che fa parte del patrimonio storico della cittadina: dall’antico borgo di Castelmonardo , alle maschere apotropaiche alle divinità teriomorfe dei grandi palazzi e ai palazzi stessi, culle di storia e di memoria, fino a spaziare con i simboli esoterico-massonici, non tralasciando l’aspetto religioso-popolare.
Ergo: un lungo fine settimana di arte e bellezza, che ha aperto in Italia ben 1.100 luoghi straordinari solitamente chiusi al pubblico, tra i quali alcuni tra i “gioielli” più importanti che vanta il territorio filadelfiese: “Castelmonardo città scomparsa”, “Filadelfia la città dell’utopia e le quattro chiese”, Palazzo Serrao, Palazzo Costa, Palazzo Apostoliti, la Società operaia di mutuo soccorso e il Laboratorio di tessitura a mano su antichi telai tradizionali.
Come da tradizione, a far da guida ai visitatori sono stati gli “apprendisti Cicerone”, ovvero studenti del Liceo scientifico e dell’Ipsia di Filadelfia preparati al compito dai rispettivi insegnanti.
«È stata una grande opportunità per il nostro paese – ha sottolineato il sindaco, Maurizio De Nisi – che ha potuto così accendere i riflettori sul proprio panorama culturale, artistico e storico. Un’opportunità, ma anche un’occasione di crescita per tutta la nostra comunità che ha saputo “mettere in mostra” le proprie bellezze grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale, l’Istituzione Castelmonardo e l’Istituto omnicomprensivo».
Tra gli appuntamenti in programma, anche il racconto teatrale “O Teseo, perché sei tu Teseo” a cura del registra Francesco Pileggi e del “Teatro che non c’era”. «I volontari dell’Istituzione, costantemente impegnati nell’attività di tutela e valorizzazione della cultura materiale e non espressa dal nostro territorio – ha dichiarato il presidente dell’Istituzione Castelmonardo, Vito Rondinelli – sono riusciti a stabilire sinergie estremamente positive con enti, istituzioni e associazioni. Il dialogo e la collaborazione sono elementi molto importanti grazie ai quali, oggi, la nostra comunità è in grado di esibire una pluralità di “emergenze culturali” in questa manifestazione di respiro nazionale».
Soddisfazione per la riuscita della manifestazione – che ha richiamato a Filadelfia numerosissimi visitatori – è stata espressa da Terasa Saeli, capo delegazione Fai, la quale oltre a sottolineare questo aspetto ha posto l’accento sulla «particolarità di Filadelfia» che da punto di vista urbanistico mantiene intatta «la pianta antica della massoneria originaria». L’esponente del Fai inoltre ha evidenziato gli altri “tesori” della cittadina soffermandosi in particolare su Castelmonardo e ringraziato tutti per la collaborazione e, in particolare, il regista Pileggi per il suo racconto che ha catturato l’attenzione delle centinaia di visitatori.
Per un giorno la cittadinaaccende i riflettorisul suo patrimonio culturale