Finanziamento progetti di rilevanza nazionale – art. 72 Codice Terzo Settore (scad. prorogata al 24/10/2024 ore 20)

Avviso n. 2/2024 per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’articolo 72 del Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 – anno 2024.

ENTE EROGATORE

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali –  Direzione Generale del Terzo Settore e della Responsabilità Sociale delle Imprese

OGGETTO DEL BANDO

L’avviso è finalizzato al sostegno di progetti e iniziative di rilevanza nazionale per la realizzazione delle attività di interesse generale ricomprese tra quelle di cui all’art. 5 del Codice del Terzo Settore, che concorrano al perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

CARATTERISTICHE DEI PROGETTI

Le iniziative e i progetti dovranno riguardare gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività indicati nell’Atto di indirizzo per l’anno 2024, riportate nell’allegato 1 all’avviso e dovranno prevedere lo svolgimento di attività di interesse generale in almeno 10 Regioni (in questo contesto le Province autonome di Trento e Bolzano sono equiparate alle Regioni).

Per “svolgimento di iniziative e progetti” deve intendersi l’effettiva attivazione di interventi sul territorio: tali interventi potranno consistere sia nello svolgimento di attività progettuali sia nello svolgimento di programmi di ordinaria attività statutaria degli enti.

La durata minima delle proposte progettuali non dovrà essere inferiore a 12 mesi, mentre la durata massima non potrà eccedere i 18 mesi.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Le iniziative e i progetti devono essere promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore, iscritte nel RUNTS, singole o in partenariato tra loro, anche attraverso le reti associative di cui all’articolo 41 del Codice del Terzo settore.

Ogni soggetto, in qualità di proponente e/o capofila, potrà presentare al massimo una proposta; un’eventuale ulteriore proposta potrà essere presentata solo in veste di partner.

I soggetti che non risultano proponenti o capofila potranno prendere parte a titolo di partner ad un massimo di due progetti.

La realizzazione di iniziative e progetti può avvenire altresì con il coinvolgimento di soggetti diversi, prevedendo l’attivazione di collaborazioni con enti pubblici o privati, compresi anche i soggetti non appartenenti al Terzo settore.

RISORSE DISPONIBILI E FINANZIAMENTO CONCEDIBILE

Il totale delle risorse finanziarie disponibili attraverso il Fondo previsto dall’art. 72 del Codice del Terzo settore, ammonta a € 22.770.000.

Il finanziamento ministeriale complessivo di ciascuna iniziativa o progetto non potrà essere inferiore a € 250.000,00, né superare l’importo di € 600.000,00.

La quota di finanziamento ministeriale, a pena di inammissibilità, non potrà superare:

  • l’80% del costo totale dell’iniziativa o del progetto approvato, qualora esso sia presentato e realizzato da associazioni di promozione sociale o da organizzazioni di volontariato anche in partenariato tra loro
  • il 50 % del costo totale della proposta approvata, qualora essa sia presentata e realizzata da fondazioni del Terzo settore

Il cofinanziamento deve consistere esclusivamente in un apporto monetario a carico dei proponenti e/o degli eventuali terzi.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

La domanda di ammissione al finanziamento, redatta sulla modulistica allegata e completa di tutta la documentazione richiesta, dovrà essere caricata sulla apposita piattaforma, accessibile esclusivamente tramite SPID, dalle ore 12 del 23 settembre 2024 sino alle ore 20 del 22 ottobre 24 ottobre 2024. (leggi la notizia di proroga)

INFORMAZIONI E BANDO

Tutte le informazioni e la documentazione sono disponibili alla pagina del bando.

Gli enti interessati, fino a 10 giorni prima della scadenza del termine per l’invio delle proposte, potranno formulare quesiti esclusivamente tramite PEC da inviarsi all’indirizzo dgterzosettore.div3@pec.lavoro.gov.it, riportando come oggetto: “AVVISO n. 2/2024 – QUESITO”.

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