In seguito ai recenti fatti di cronaca che hanno visto come protagoniste mamme alle quali è stato impedito di allattare in pubblico, numerosissime donne hanno preso parte, sabato 11 febbraio, in tante piazze d’Italia al flash mob pensato per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’allattamento materno. Le mamme offese, discriminate, cacciate dai locali, negozi o uffici pubblici perché intente ad allattare il proprio bambino sono in aumento costante.
Eppure il modo più naturale per un bambino di ricevere nutrizione è attraverso l’allattamento materno. Chi sceglie questa prassi naturale, come raccomandato anche dall’OMS, deve poterlo fare ovunque, anche in un ristorante, in un bar, su una panchina o in un ufficio pubblico. D’altronde, anche il Ministero della Salute, in un opuscolo dedicato all’allattamento materno, sostiene che le madri dovrebbero poter allattare ovunque.
Ed è così che questo “no” all’allattamento materno ha creato solidarietà e fatto attivare le mamme di tutta Italia in difesa di un diritto che di osceno non ha nulla con la decisa richiesta di una risposta unitaria da parte delle istituzioni. In un paese a crescita demografica zero, aumentare le discriminazioni significa condannarsi alla sterilità, prima di tutto culturale.
A Catanzaro, in piazza Prefettura, un nutrito gruppo di mamme ha accolto l’invito dell’associazione “Acquamarina”, supportata da “Assoagry” e da “Donne in Cammino”, a ribadire il proprio “no” a chi vuole far passare per “osceno” ed “esibizionista” l’atto più naturale del mondo.