A conclusione del XV congresso di UCCA Unione dei Circoli Cinematografici Arci, è stato eletto presidente Roberto “Bobo” Roversi e nel Consiglio Nazionale, all’unanimità, Francesco Panaro, già presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, attualmente si occupa di animazione culturale e rigenerazione per Arci Calabria e direttore artistico della Cooperativa Atlantide, operante da quasi trentacinque anni nel campo della progettazione culturale, nella comunicazione sociale e nella rigenerazione urbana.
L’Unione dei Circoli Cinematografici Arci, costituita nel 1967, associa circa 180 circoli in tutta Italia con un importante circuito di sale e arene estive, con lo scopo di contribuire alla diffusione della cultura cinematografica e più in generale all’incremento della partecipazione attiva in ambito culturale. Opera inoltre per dare all’offerta di cinema una dimensione partecipativa e critica che consenta al pubblico scelte consapevoli ispirate da un elevato livello culturale ed è particolarmente attiva su tematiche di forte impronta sociale e civile.
Il Congresso si è svolto a Bologna negli spazi di Porta Pratello. dal 16 al 18 giugno 2023 ed è iniziato con la proiezione del cortometraggio “Domani chissà, forse” di Chiara Rigione che racconta, attraverso le immagini, lo spopolamento di un paese e di un tempo che è ciclico e, alle volte e in alcuni luoghi, sembra essersi fermato.
L’intero Congresso è dedicato a Chiara, compagna e amica speciale, che è scomparsa recentemente.
L’appuntamento si colloca in un periodo di profonda trasformazione del comparto audiovisivo e approfondirà il ruolo dell’associazione in un contesto nel quale la chiusura di tante sale cinematografiche sta penalizzando principalmente le opere indipendenti, sempre più ostracizzate dalla censura di mercato.Una grande soddisfazione per l’intera organizzazione calabrese, il suo Presidente Regionale Giuseppe Apostoliti ed i tanti che hanno testimoniato apprezzamento e che hanno sempre creduto nel ruolo dell’associazionismo culturale come base imprescindibile dello sviluppo di una comunità, ma anche nella necessità di spazi in cui le iniziative possano prendere vita e crescere, radicandosi sul territorio. L’Arci, insieme ad altre associazioni, è da tempo impegnata in una riflessione sul riutilizzo di aree degradate e sulla rigenerazione urbana, promuovendo progetti sociali territoriali che coinvolgono anche le Regioni, gli enti locali, le fondazioni private, imprese creative e culturali, enti del Terzo Settore.
Fonte: Il dispaccio