Furto alla sede della Don Pellicanò

Brutta sorpresa per i volontari del Centro Studi e Promozione Familiare “Don Pellicanò”. La loro sede in via della Circonvallazione ad Isca sullo Ionio si è presentata domenica mattina spoglia di cucina, frigorifero, tavoli, sedie e fotocopiatrice. A fare la triste scoperta la vicepresidente dell’associazione, Caterina Iuliano, che non ha perso tempo a sporgere denuncia alla vicina stazione dei Carabinieri. Dal sopralluogo delle forze dell’ordine effettuato è risultata, inoltre, la totale assenza di segni di effrazione che possano essere ricondotti all’atto di qualche balordo: è facile pensare, quindi, che chi si è introdotto furtivamente all’interno della sede sapesse come entrare e dove andare a colpire, attrezzandosi di un mezzo di trasporto tale da contenere l’intero mobilio, frigorifero e fotocopiatrice compresi.
Solo venerdì scorso l’associazione era stata tenuta aperta per la consegna alle famiglie delle derrate distribuite in convenzione con il Banco Alimentare: il colpo, quindi, potrebbe risalire alla notte tra sabato e domenica, anche perché difficilmente gli autori avrebbero potuto agire indisturbati in un altro momento, trovandosi la sede proprio di fronte all’Unione dei Comuni del Versante Ionico e a breve distanza dalla stazione dei Carabinieri.
In quella struttura, di proprietà comunale, la Don Pellicanò è operativa sin dal 2010: qui l’associazione ha svolto attività di promozione di politiche familiari attente ai bisogni dei membri della famiglia, in particolare dei più deboli, ed ha gestito corsi d’aggiornamento e professionali per far acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro.
I vari incontri formativi con le famiglie, i laboratori di permacoltura, ceramica e cucina che si sono negli anni consolidati, grazie anche all’utilizzo delle attrezzature che li hanno resi possibili, hanno rappresentato per le famiglie del versante jonico un’opportunità concreta di sviluppo e di crescita. L’impegno della “Don Pellicanò” non si arresta, ma di certo lo sconforto è palpabile nelle parole del presidente, Giacomo Coluccio, dei volontari e delle famiglie: “E’ un atto riprovevole che incide sul nostro operato – è il commento di Coluccio – Confidiamo nella solidarietà della comunità e delle istituzioni che incidono sul territorio, sperando che gli autori del furto vengano presto individuati e che le attività possano riprendere con la medesima incisività”.
Ufficio stampa CSV Catanzaro

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