L'esperienza di Palma La Bella nella giornata del Fiocchetto Lilla

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Una platea gremita di ragazzi e adulti ha salutato la giornata del Fiocchetto Lilla contro i disturbi del comportamento alimentare organizzata per il sesto anno consecutivo dall’associazione RaGi Onlus in collaborazione con l’Istituto Itas B.Chimirri e l’Associazione Mogli Medici Italiani e che si è svolta nel Museo Musmi nel Parco della Biodiversità. A differenza degli altri anni il Fiocchetto Lilla 2017 ha visto protagonista la voce ed il volto della giovanissima Palma la Bella che ha raccontato ai ragazzi presenti il lungo calvario della sua anoressia, un vissuto profondo e custodito all’interno di un diario che durante la malattia è divenuto l’unico amico silenzioso e fedele a cui raccontare dolori, delusioni, brutti pensieri; un diario che si è trasformato nel libro “La Farfalla dalle ali legate”. Ad introdurre i lavori dell’incontro sono state la professoressa Ettorre dell’Itas Chimirri ed il presidente dell’ Ammi Stefania Zampogna che, come medico pediatrico dell’Ospedale Pugliese – Ciaccio, ha raccontato di essere stata presente quando è avvenuto il ricovero di Palma arrivata al pronto soccorso con una banale febbricola.

“E da quel ricovero – ha raccontato la Zampogna – è proseguito tutto il suo inferno. In reparto di pediatria vivo quotidianamente queste problematiche che rappresentano una vera emergenza sanitaria di cui non si può più non tenerne conto e su cui occorre intervenire al più presto. La presidente della RaGi la psicologa Elena Sodano ha spiegato il senso del fiocchetto lilla grazie all’ausilio di slide e di un video che, tenendo fede a quelli che sono i canoni ed i parametri della Consulta nazionale Consult@Noi, associazione nazionale per i Dca, ha detto che l’emergenza Dca non riguarda solo le più conosciute anoressia e bulimia ma che a fianco a tali “sigle” oramai conosciute ci sono emergenze come visnoressia ossia l’anoressia al maschile, i binge eating disorder, la vigoressia , l’ortoressia e la meno conosciuta mammoressia. “Dolori dell’anima che non possono essere lasciati al loro destino – ha detto la Sodano – e nei confronti dei quali non possiamo far finta di niente perché così facendo significa vivere al buio. Ed è per questo che mi rammarico per il fatto che da sei anni a questa parte in Calabria non ci sia stata nessun altra iniziativa in tal senso oltre alla nostra. La Sodano ha poi presentato la spazio Sfera di cui è responsabile la psichiatra e psicoterapista Laura Iozzo, un particolare Centro diurno all’interno del quale una equipe multidisciplinare si prende cura di persone con disturbi alimentari. “Parliamo tanto di cibo ma questo non è il problema – ha detto la Iozzo- . Il cibo rappresenta l’arma di difesa. Trattasi invece di una patologia che riguarda la relazione, il confronto, l’incontro, dove il soggetto non riesce più ad entrare in rapporto con l’altro creando una sfera di grande solitudine, perché alla base di tutto si trova il mancato riconoscimento dell’individualità e della soggettività del paziente. E’ importante trattare questi disturbi non solo sul paziente e con il paziente ma su tutta la famiglia. La vera prevenzione non è quella sull’educazione alimentare, perché i pazienti sanno che quello che stanno facendo è sbagliato, ma loro sono schiavi di un sistema ossessivo che li sta divorando per mantenere un vuoto all’interno del quale possono difendersi da un nemico che li sta invadendo.” Molto intensa la testimonianza dell’autrice Palma la Bella che, attraverso la lettura di alcuni brani da parte della Sodano, è riuscita a parlare con i ragazzi. “Non fate il mio sbaglio – ha detto Palma – quando c’è qualcosa che non va correte a chiedere aiuto, non vi vergognate e vi auguro di incontrare i medici meravigliosi che sono riuscita a trovare io.” Presente anche lo psichiatra Attilio Insardà del Csm di Catanzaro che ha seguito il percorso post acuto di Palma e che ha spiegato alla platea l’importanza di intervenire non solo con una equipe multidisciplinare ma anche con un centro all’interno del quale le pazienti possano trovare una loro stabilizzazione. Nel dibattito sono intervenuti ospiti in platea esperti nel settore nutrizionale e psicologico.

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