Giornata internazionale diritti Infanzia e adolescenza, la Regione Calabria garantisca i livelli essenziali prestazioni

Giornata internazionale diritti Infanzia e adolescenza, la Regione Calabria garantisca i livelli essenziali delle prestazioni. Inadeguati gli 11 euro giornalieri a minore per i centri diurni e i 31 euro per le comunità residenziali. Essenziale recepire il IV Piano nazionale per l’infanzia.
Il CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) Calabria Onlus, la Società Cooperativa Sociale NOEMI e il Comune di Crotone, in una lettera inviata all’Assessore regionale al Welfare Federica Roccisano, chiedono alla Regione Calabria di aprire un’interlocuzione con il terzo settore per ragionare insieme sui Livelli essenziali delle prestazioni a favore dell’infanzia e dell’adolescenza e recepire il IV Piano nazionale per l’Infanzia e l’adolescenza. L’iniziativa avviene in corrispondenza con la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che si celebra in tutto il mondo il 20 novembre. Le organizzazioni firmatarie dell’appello sottolineano la necessità di “un’attenzione particolare ai minori che risiedono nel territorio calabrese a maggior ragione in questo momento particolare dove si riscontra un aumento della povertà delle famiglie e dei minori”. Il recepimento del IV Piano nazionale permetterebbe di articolare un sistema integrato di servizi che agirebbe in modo efficace contro la povertà dei bambini e delle loro famiglie, sui servizi socio-educativi per la prima infanzia e la qualità del sistema scolastico, sull’integrazione scolastica e sociale, sul sostegno alla genitorialità e i servizi per l’accoglienza. In secondo luogo, le organizzazioni sopra citate affermano l’urgenza di pianificare i Livelli essenziali delle prestazioni per l’infanzia e l’adolescenza come “un’azione di sistema con risorse certe ed adeguate”. A tal proposito rilevano che gli 11 euro giornalieri a minore previsti per i centri diurni e i 31 euro per le comunità residenziali sono del tutto inadeguati ad offrire a bambini e ragazzi un servizio accettabile. “Bisogna orientare le politiche regionali nel rispetto e tutela dei minorenni”, concludono, “che significa investire sul futuro dei ‘più piccoli’, far crescere talenti, conoscenze e saperi indispensabili per il futuro della nostra società.”

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