Enrico Giovannini, Alfonso Molina, Francesco Profumo, Sabina Siniscalchi, Stefano Zamagni. Ci saranno anche loro tra i protagonisti della XIX conferenza nazionale di CSVnet, prevista a Trento dal 3 al 6 ottobre 2019 e intitolata “La follia del volontariato. Pensare diverso, donare se stessi, cambiare il futuro”.
Il programma è in corso di ultimazione, ma sono già delineati gli argomenti delle quattro sessioni plenarie e quelli dei dieci gruppi di lavoro che si svolgeranno in parallelo nei pomeriggi di venerdì 4 e sabato 5.
Enrico Giovannini, economista, ex ministro del Welfare, portavoce di Asvis, sarà impegnato il 4 ottobre in un dialogo sulle disuguaglianze con Sabina Siniscalchi, figura storica della cooperazione internazionale e oggi presidente di Oxfam Italia; la conduzione è affidata alla giornalista Miriam Giovanzana, fondatrice di Terre di mezzo e Altreconomia. Alfonso Molina, direttore scientifico della Fondazione Mondo digitale e a lungo docente di Strategie delle tecnologie all’università di Edimburgo, aprirà la sessione preliminare del 3 ottobre con una relazione sulla sfida dell’innovazione tecnologica per il non profit.
Francesco Profumo, ex ministro dell’Istruzione e presidente del Cnr, oggi presidente dell’Acri, sarà chiamato venerdì 4 a dialogare con il presidente di CSVnet Stefano Tabò sui “Csv di domani” (Profumo presiede anche l’Organismo nazionale di controllo dei centri di servizio). Nell’incontro del 5 ottobre con Stefano Zamagni si parlerà della capacità provocatoria e trasformativa del volontariato, naturalmente alla luce del grande dibattito innescato dall’economista bolognese con un’intervista pubblicata dal quotidiano “Avvenire” sul “terzo settore sotto attacco”, dibattito in corso da mesi un po’ ovunque. Seguirà una sessione di testimonianze dal titolo “Eppur volontari!”.
Ma non sono che alcuni dei momenti di una conferenza che si annuncia come una delle più ricche tra quelle svolte finora, e alla quale prenderanno parte una quarantina di relatori e più di 300 delegati dei CSV, molti dei quali anche dirigenti di associazioni del terzo settore locali e nazionali. Il cuore del confronto interno passerà soprattutto per i gruppi di lavoro, i cui esiti contribuiranno a “dare la linea” alle scelte future dell’associazione dei Csv. Ben due gruppi su 10 – ma con titoli diversi: Csv “alla carta” – I servizi e Csv “alla carta”: i destinatari – toccheranno il tema più sentito oggi dai centri, chiamati dalla riforma a erogare servizi a tutti i volontari e non solo quelli appartenenti alle organizzazioni previste dalla (abolita) legge 266 del 1991.
Gli altri gruppi sono su argomenti molto diversi tra loro, ma tutti legati ad attività o “urgenze” presenti in questo periodo all’interno della rete. Si parlerà così di promozione del volontariato nelle scuole alla luce del censimento in corso sulle numerosissime attività svolte su questo terreno da tutti i Csv. Saranno inoltre affrontati i temi della trasformazione digitale, della comunicazione “per” il volontariato”, della certificazione della “competenze acquisite” in attività volontarie, di come declinare gli Obiettivi dell’Agenzia Onu 2030 nell’attività quotidiana dei centri, del ruolo che questi devono svolgere nella ricerca e nella documentazione, dell’idea e della “pratica del dono” (il 4 ottobre è la giornata nazionale) e infine del rapporto tra volontariato e amministrazioni pubbliche alla luce della spinta che la riforma del terzo settore ha voluto imprimergli.
Tra gli eventi collaterali previsti, da segnalare – nella serata di giovedì 3 ottobre – la partecipazione alla Marcia in memoria delle vittime dell’immigrazione organizzata dal Cnca nel corso della V Settimana dell’accoglienza come sempre a Trento.
A questo link il programma provvisorio con i soli titoli delle sessioni e le introduzioni ai gruppi di lavoro.
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