Con il Decreto 8 giugno 2015 sono disciplinate le diverse convenzioni che il Ministero o i Presidenti dei Tribunali competenti possono stipulare con Stato, enti locali e organizzazioni di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato.
DECRETO 8 giugno 2015, n. 88
Regolamento recante disciplina delle convenzioni in materia di pubblica utilita’ ai fini della messa alla prova dell’imputato, ai sensi dell’articolo 8 della legge 28 aprile 2014, n. 67.(GU n.151 del 2-7-2015).
Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha firmato il regolamento ministeriale di attuazione della legge 67/2014 (Deleghe al Governo in matreia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili) con cui si amplia la possibilità di far ricorso al lavoro di pubblica utilità.
Già oggi gli imputati di reati puniti con la sola pena pecuniaria o con pena detentiva non superiore a 4 anni hanno la possibilità di chiedere la sospensione del processo con messa alla prova e conseguente avviamento ai lavori di pubblica utilità.
Con il regolamento firmato dal Ministro la misura viene rafforzata offrendo agli uffici giudiziari la possibilità di sfruttare al meglio le finalità deflattive dell’istituto. Con il provvidemto del Guardasigilli sono infatti disciplinate punto per punto le diverse convenzioni in materia di lavori di pubblica utilità che il Ministero o i Presidenti dei Tribunali competenti possono stipulare con Stato, enti locali e organizzazioni di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato.
Il regolamento prevede che la prestazione lavorativa non sia retribuita, venga svolta in favore della collettività, non sia inferiore ai 10 giorni nè superiore alle 8 ore giornaliere e debba tener conto delle specifiche professionalità e attitudini lavorative dell’imputato.
Il decreto ministeriale indica le mansioni a cui i richiedenti potranno essere adibiti: prestazioni socio – sanitarie, di protezione civile, anche in caso di calamità naturali; di tutela del patrimonio ambientale e culturale e infine di manutenzione di immobili e servizi pubblci.
Nessun onere è previsto a carico del Ministero della Giustiazia, perchè saranno sostenuti dalle amministrazioni, dagli enti locali e dalle organizzazioni presso le quali viene svolta l’attività gratuita in favore della collettività.
Le convenzioni, raggruppate per distretto di Corte d’Appello, saranno di volta in volta rese pubbliche attraverso l’inserimento in una apposita sezione del sito internet www.giustizia.it
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