Numerose sono le associazioni green che si adoperano di intervenire nelle scuole con lo scopo di promuovere cambiamenti, sensibilizzare i giovani, sia in qualità di singoli individui che a livello di comunità. L’educazione ambientale è una disciplina ormai ampiamente riconosciuta nella scuola del nostro paese di tutti gli ordini e grado.
In tale orientamento si introduce il lavoro realizzato dagli studenti delle prime classi, delle sezioni C ed E, dell’Istituto Superiore “De Nobili” di Catanzaro, retto dal Dirigente scolastico il Prof. Angelo Gagliardi, con la loro insegnante Rita Lombardo.
Grazie al supporto di Confartigianato, che ha dato la disponibilità della sede come centro raccolta, e delle associazioni di immigrati “Asim” e “Dar Assalam”, oltre che dell’Unicef, arriveranno al popolo ucraino numerose scorte di alimenti a lunga scadenza, farmaci e abbigliamento. Un conflitto che, come ha avuto modo di chiarire Oleksandra, non è nato certo oggi, ma trova le sue origini nel 2014 con l’annessione di alcune regioni ucraine alla Federazione Russa. Per concludere è stato trattato il tema dell’altissimo costo del conflitto non solo in tema di vite umane ma anche a livello ambientale. Il Presidente nazionale di Vitambiente l’avv. Pietro Marino, ha dichiarato: “bombardare il nemico con missili e carri armati è una delle trovate peggiori dell’essere umano, mi riferisco alla distruzione totale di città e la strage di civili. Insieme a tutto questo, come se non bastasse, i danni ambientali che non possiamo e non dobbiamo trascurare”.
È doveroso ricordare come numerose miniere abbandonate per il conflitto si stiano riempiendo di acqua ad un ritmo impressionante. La situazione risulta particolarmente preoccupante. Nel Donbass ci sono tantissime miniere di carbone duramente provate da anni di conflitti. Sono stati distrutti migliaia di ettari di ecosistemi, foreste e di riserve naturali. Oltre all’inquinamento delle falde acquifere c’è preoccupazione anche per una concreta minaccia nucleare, soprattutto per la centrale di Zaporizhzhia, la più grande e potente di tutta Europa. Si trova a ridosso di numerosi bacini idrici e fiumi che sfociano nel Mar Nero, che a sua volta è collegato al Mar Mediterraneo. Una fuga di radiazioni metterebbe in pericolo tutti i popoli del vecchio continente dell’Africa settentrionale e dell’Asia minore.
Tanti i temi che la scuola si è posta ed ha affrontato. Oltremodo l’obiettivo finale è stato raggiunto con la piena consapevolezza delle tematiche trattate attraverso l’informazione, il coinvolgimento diretto degli alunni e lo sviluppo di un loro pensiero critico.
Fonte: La Nuova Calabria