Gli aspetti ambientali della guerra esaminati da Vitambiente nell'incontro a scuola con il CSV

Numerose sono  le associazioni green che si adoperano di intervenire nelle scuole con lo scopo di promuovere cambiamenti, sensibilizzare i giovani, sia in qualità di singoli individui che a livello di comunità. L’educazione ambientale è una disciplina ormai ampiamente riconosciuta nella scuola del nostro paese di tutti gli ordini e grado.

In tale orientamento  si introduce il lavoro realizzato dagli studenti delle prime classi, delle sezionC ed E, dell’Istituto Superiore “De Nobili” di Catanzaro, retto dal Dirigente scolastico  il Prof. Angelo Gagliardi, con la loro insegnante Rita Lombardo.

Tale attività ha promosso diverse riflessioni sulle tematiche ambientali, con approfondimenti specifici con alcuni membri dell’Associazione ambientale “Vitambiente”, e membri dle CSV Calabria Centro sede di Catanzaro, Giulia Menniti OLP Progetto del Servizio Civile Universale e Chiara Alfieri operatrice volontaria servizio civile.
Tra i temi trattati le  terribili e possibili conseguenze sociali della guerra che vede contrapposte la Russia e l’Ucraina. Il dramma di un popolo che ogni giorno vede una città crollare sotto le bombe e molte persone, tra cui bambini, perdere la vita, ma non solo. Anche il tema dei profughi, donne e bambini che ininterrottamente varcano i confini con l’Europa per trovare la salvezza. Il tema della pace e dell’armonia tra i popoli, che è stato messo in evidenza dalla mediatrice culturale Oleksandra Pasyeka. Di origini ucraine, che vive a Catanzaro da anni, non ha potuto fare a meno di elogiare la generosità dei catanzaresi, accorsi numerosi per dare seguito al suo grido d’aiuto.

Grazie al supporto di Confartigianato, che ha dato la disponibilità della sede come centro raccolta, e delle associazioni di immigrati “Asim” e “Dar Assalam”, oltre che dell’Unicef, arriveranno al popolo ucraino numerose scorte di alimenti a lunga scadenza, farmaci e abbigliamento. Un conflitto che, come ha avuto modo di chiarire Oleksandra, non è nato certo oggi, ma trova le sue origini nel 2014 con l’annessione di alcune regioni ucraine alla Federazione Russa. Per concludere è stato trattato il tema dell’altissimo costo del conflitto non solo in tema di vite umane ma anche a livello ambientale. Il Presidente nazionale di Vitambiente  l’avv. Pietro Marino, ha dichiarato: “bombardare il nemico con missili e carri armati è una delle trovate peggiori dell’essere umano, mi riferisco alla distruzione totale di  città e la strage di civili. Insieme a tutto questo, come se non bastasse, i danni ambientali che non possiamo e non dobbiamo trascurare”.

È doveroso ricordare come numerose miniere abbandonate per il conflitto si stiano riempiendo di acqua ad un ritmo impressionante. La situazione risulta particolarmente preoccupante. Nel Donbass ci sono tantissime  miniere di carbone  duramente provate da anni di conflitti. Sono stati distrutti migliaia di   ettari di ecosistemi, foreste e di  riserve naturali. Oltre all’inquinamento delle falde acquifere c’è preoccupazione anche per una concreta minaccia nucleare, soprattutto per la centrale di Zaporizhzhia, la più grande e potente di tutta Europa. Si trova a ridosso di numerosi bacini idrici e fiumi che sfociano nel Mar Nero, che a sua volta è  collegato al Mar Mediterraneo. Una fuga di radiazioni metterebbe in pericolo tutti i popoli del vecchio continente dell’Africa settentrionale e dell’Asia minore.

Tanti i temi che la scuola si è posta ed ha  affrontato. Oltremodo l’obiettivo finale è stato raggiunto con la piena consapevolezza delle tematiche trattate attraverso l’informazione, il coinvolgimento diretto degli alunni e lo sviluppo di un loro pensiero critico.

Fonte: La Nuova Calabria

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