Nella chiesa della Natività a Betlemme vi è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall’olio donato da tutte le nazioni cristiane della terra. Tutto ebbe inizio nel 1986 poco prima di Natale, quando un bambino venuto appositamente dall’Austria superiore, accende una luce dalla lampada nella grotta di Betlemme che è poi stata portata a Linz con un aereo della linea austriaca. Da Linz con la collaborazione delle ferrovie austriache, la luce è distribuita in tutto il territorio federale. dal 1986 gli scouts viennesi hanno deciso di collaborare alla distribuzione della luce della pace, mettendo così in pratica uno dei punti chiave dello scoutismo, l’amore per il prossimo, espresso nella “buona azione” quotidiana. Di anno in anno è cresciuta la partecipazione e l’entusiasmo per la consegna della “luce della pace” tramite i gruppi scouts. Sempre più numerosi sono diventati così gli scouts che vi hanno preso parte favorendo così la diffusione di quel simbolo “la luce della pace” che nelle intenzioni degli organizzatori la si vuole diffondere a più gente possibile: ricchi e poveri, colti ed ignoranti, bianchi e neri, religiosi ed atei, perché la pace è “patrimonio” di tutti e la luce deve andare a tutti.
Infatti si vorrebbe che la luce della pace arrivasse in special modo nei luoghi di sofferenza, ai gruppi di emarginati, a coloro che non vedono speranza e futuro nella vita. L’occasione della distribuzione può essere occasione di buone azioni: fare compagnia a chi è solo, visitare gli ammalati, dar da mangiare a chi ha fame, anche il carcere è un posto ove la pace va portata. Con questo spirito che accompagnava i pellegrini e gli scaut degli anni passati, diverso da quello dei giorni nostri, in quanto la società è profondamente cambiata e la cultura laica ha fatto passi enormi, rendendoci più smaliziati e certe credenze di un tempo ci fanno sorridere, o al massimo ci fanno sentire un po’ d’invidia per un modo di vivere che era sicuramente più semplice e meno stressante, che ancora oggi, consapevoli dell’importanza della simbologia e del significato che la stessa racchiude, che gli Adultiraider e gli Scaut Raider Calabri di Cirò Marina guidati dai rispettivi presidenti, Lucia Sacco e Oscare Grisolia si sono recati a Lamezia Terme per attendere e ricevere la “luce della Pace”, da dove, nella giornata di domenica è stata portata nella chiesa di S. Nicodemo per essere donata alla comunità locale. Ad accompagnarli durante l’offertorio, il delegato del Sindaco, Ing. Francesco Ferrara, che dopo il messaggio letto dalla presidente degli Adultiraider, Lucia Sacco, ha porto auguri di vera pace ai presenti nella Chiesa di S. Nicodemo e simbolicamente alla città. Un modo significativo per stare in mezzo alla gente e relazionarsi con essa, portando per bagaglio, tanta pace per tutti.