I detenuti si emozionano davanti all'esibizione del coro dell'UICI

Il coro “Voci di luce” non si ferma e dopo il successo del 13 dicembre presso il Teatro Politeama di Catanzaro continua a calcare un altro palco e a portare la sua arte nell’espressione del canto corale ed individuale, con la sua poesia e l’esecuzione di componimenti classici al pianoforte.

La location scelta questa volta, in cui il coro si è esibito, si trova in un posto più isolato dal centro cittadino, un luogo che fa paura a nominare proprio come avviene per la parola “disabilità”, il luogo dove sono ospiti i detenuti : la casa circondariale di Catanzaro “Ugo Caridi”, dove gli ospiti, che da anni respirano la stessa aria fatta di pentimento, di isolamento, e di recupero dei passati errori, si sono calati nel loro rispettoso silenzio per ascoltare e percepire ogni singola vibrazione del coro “Voci di luce” e per un’ ora, con emozione profonda, hanno inspirato ogni interpretazione dedicata a loro e alle loro famiglie.
Le esibizioni si sono succedute con il calore, la sensibilità, la correttezza, la compostezza dei detenuti presenti e gli applausi assordanti e la partecipazione di cantanti solisti e corali di diversa età, portando una luce che ha illuminato intensamente quella loro buia sala.
Esternazioni di affetto soprattutto per la già presidente nonché direttrice artistica del coro Luciana Loprete, che porta avanti sempre la sua missione dedita all’accoglienza, al recupero ed integrazione  del cieco, dell’ ipovedente e del pluridisabile.
Non sono mancati i sostenitori che seguono le attività dell’Uici da anni e che si sono congratulati  per ogni brillante iniziativa intrapresa, molti elogi che non sono mancati a tutti gli artisti per le loro splendide performance.
La direttrice Angela Paravati ha ricordato il bellissimo incontro avvenuto anni addietro con la stessa Luciana e quanto con lei abbiano sperato, dopo un costretto fermo a causa COVID-19, che tutto questo potesse finalmente e nuovamente concretizzarsi.
La stessa direttrice ha omaggiato ogni componente del coro di una scarpetta rossa, realizzata nel laboratorio della casa circondariale dai detenuti presenti in sala.
Un pensiero di ringraziamento per la calorosa accoglienza anche da parte della neo presidente Uici Loprete Concetta.
Non sono mancate anche parole di ammirazione da parte del magistrato di sorveglianza Angela Cerra, che ha assistito per la prima volta all’esibizione affermando con emozione che l’arte in ogni sua forma è un concreto supporto per ogni tipo di difficoltà che unisce armonicamente le persone ed ha inoltre precisato che mai aveva osservato, da parte dei detenuti, un tale coinvolgimento come in questa circostanza.
Prima di congedarsi, nell’augurare un Sereno Natale di buoni propositi, la coordinatrice del coro Loprete ha salutato i presenti ed ha ricordato che ad ogni errore commesso vi è la possibilità di riscattarsi tornando così a vivere autonomamente la propria vita.
Il disabile, invece, ha aggiunto non avrà mai questa possibilità, non potrà mai cambiare il proprio stato nonostante i necessari e validi percorsi intrapresi o che intraprenderà e non potrà mai sentirsi libero!
Un sentito ringraziamento a tutto il personale penitenziario e al dott. Panaia per l’organizzazione e la gestione e per la grande sensibilità dimostrata.
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