I ragazzi di "Agrama" donano l'ultimo raccolto alle famiglie bisognose di Belcastro

Sono persone disabili e lavorano in una cooperativa, la “Agrama”, per produrre farina e pasta destinate alle persone bisognose del paese. La storia arriva da Belcastro, piccolo centro in provincia di Catanzaro, dove la cooperativa porta avanti i progetti dell’associazione “L’Alveare”, impegnata da tempo in attività e servizi finalizzati all’inclusione sociale e lavorativa di soggetti con disabilità.

I ragazzi della cooperativa coltivano la terra in località Fieri di Belcastro, in una struttura della Provincia, e l’ultimo raccolto è stato consegnato al commissario straordinario del Comune, Antonio Calenda, per le famiglie bisognose in questo particolare momento di crisi.
Calenda ha deciso di coinvolgere nel progetto anche la parrocchia e la confraternita della Misericordia, con l’obiettivo di raggiungere in poco tempo le persone bisognose del paese. Il commissario ha voluto esprimere “un sentito ringraziamento al presidente e ai soci della cooperativa “Agrama” che, in questo particolare momento, con il loro gesto di solidarietà, hanno dimostrato una eccezionale sensibilità nei riguardi delle fasce più deboli della comunità”.
Nel progetto sono impegnati undici disabili di Catanzaro che hanno prodotto il grano utilizzato poi, grazie ad una filiera promossa dall’associazione, per realizzare la farina e la pasta e donarle alle famiglie in difficoltà.
“Dopo avere prodotto il grano – ha spiegato il responsabile dell’associazione “L’Alveare”, Gaetano Dell’Acqua – abbiamo la lavorazione con un mulino a pietra, quindi un pastificio di Crotone realizza la pasta utilizzando solo il nostro prodotto. L’idea di pensare alle famiglie bisognose è stata semplice, perché volevamo dare anche noi un contributo in questo particolare momento”.
L’associazione porta avanti diversi progetti, l’ultimo in corso ma sospeso a causa dell’emergenza coronavirus, è quello legato alla creazione di un laboratorio per la trasformazione dei prodotti agricoli: “Grazie al finanziamento della Chiesa Valdese che ha utilizzato le donazioni dell’otto per mille – ha spiegato Dell’Acqua – potremo produrre le nostre marmellate. I lavori erano già in corso, ma dovremo aspettare la fine dell’emergenza per riprendere tutto, dal momento che le restrizioni in corso non consentono ai ragazzi di raggiungere la struttura di Belcastro”.
La Cooperativa non ha scopo di lucro e si propone di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana ed all’integrazione sociale dei cittadini, sviluppando fra essi lo spirito mutualistico e solidaristico mediante lo svolgimento di attività diverse agricole-industriali-commerciali o di servizi finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
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