Si dichiara “devastato”, Mimmo Rocca: devastato nel fisico, sempre più minato dalla SMA da cui è affetto, ma soprattutto in quanto persona costretta a mettere in piazza – in barba alla privacy- la sua vita sconvolta da gravi sofferenze. “Lo faccio anche per tutti quelli che condividono la mia situazione di disabile grave, al quale le istituzioni negano l’assistenza necessaria per una serie di limiti burocratici – è l’accorato appello che Mimmo ha voluto rivolgere ai suoi amici ed ai cittadini intervenuti alla presentazione della costituzione di un Comitato a lui dedicato, al Centro Polivalente di Catanzaro. “Sono stato escluso dai vari bandi sulla disabilità perché ho superato i limiti di età e di Isee imposti dalla legge, eppure è assurdo che io non possa ottenere assistenza gratuita solo perché ho più di 65 anni e posseggo una casa. La pensione non mi basta per vivere, non sono autosufficiente ed ho bisogno degli altri per fare qualunque cosa. E’ un mio diritto avere assistenza, riconosciuto dalla Costituzione all’articolo 2, ma anche dall’Onu. Quand’è che le istituzioni se ne accorgeranno? La società deve proteggerci dalla vita, e la disabilità è uno di quegli eventi che può sconvolgerla. Tutti, infatti sono dei potenziali disabili”.
Attorno a Mimmo, da sempre attento ai bisogni degli altri attraverso il volontariato (ha fondato l’associazione di Protezione Civile “Diavoli Rossi” di Tiriolo), c’è una vasta rete di amici che lo sostiene, e che ha deciso di costituirsi in un Comitato (con il nome di “Amici di Mimmo”, appunto) per la raccolta di fondi da destinare alla sua assistenza personale, ma non solo. Nell’intento della presidente Ivana Bevacqua, e dei componenti Domenico Guzzo, Cristiana Dejace, Carlo Petitto, Pino Commodari e Francesco Saccomanno, c’è la volontà di tenere alta l’attenzione sul tema della disabilità nei confronti degli amministratori distratti, e soprattutto della Regione Calabria che non si è ancora dotata di una legge specifica che tenga conto di un progetto di vita. E’ dal 2021, infatti, in concomitanza della sospensione del progetto “Abitare in autonomia” del Comune di Catanzaro, che Mimmo Rocca si ritrova a provvedere con i propri mezzi all’assistenza che gli è dovuta, ma non si può accettare che debba continuare a farlo, trattandosi di diritti sacrosanti che la legge gli riconosce. C’è necessità, quindi, di una programmazione di intenti e di una visione complessiva di quelli che sono i bisogni del territorio – ha tenuto a precisare il presidente del CSV Calabria Centro, Guglielmo Merazzi – ma anche di mettere le persone con disabilità nelle condizioni di svolgere un’attività lavorativa che possa restituire la dignità perduta, ha auspicato Giovanni Cirillo dell’Andel, e di superare i limiti imposti, che tagliano fuori dall’assistenza tanti nelle condizioni di Mimmo, ha concluso Nunzia Coppedè, presidente di FISH Calabria. Nella presentazione ufficiale alla stampa del Comitato, costituito appena un mese fa, le grandi assenti erano proprio le amministrazioni (eccezion fatta per Domenico Stefano Greco, sindaco di Tiriolo, dove Mimmo vive), a conferma del fatto che la disabilità rappresenti ancora un tabù. Ma il Comitato (che ha anche una pagina Facebook, “Amici di Mimmo”) è nato per la salvaguardia dei più elementari diritti delle persone come Mimmo, che non può contare su risorse economiche, ma che è dotato di una grande forza morale che gli deriva dall’attaccamento alla vita e da un’idea elevata di giustizia. I fondi che convoglieranno nel conto appositamente costituito (IBAN IT74G0760104400001069951067) serviranno al pagamento degli assistenti di Mimmo, che lo aiutano ogni giorno nelle sue funzioni primarie. Chiunque potrà dare, dunque, il proprio contributo a quello che è solo un primo passo verso il riconoscimento per legge, e nei fatti, di una piena autonomia.
Ufficio stampa CSV Calabria Centro