Il coordinamento degli Sprar contro il decreto sulla Sicurezza

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Lunedì 29 ottobre nella sala giunta della Provincia di Catanzaro è convocata una conferenza stampa dei centri di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati del sistema SPRAR della provincia di Catanzaro. La conferenza stampa, convocata per le ore 10,00, vedrà la partecipazione dei sindaci o di loro rappresentanti di 16 Comuni della provincia di Catanzaro che ospitano centri Sprar e interverranno Giovanni Manoccio, delegato all’Immigrazione per la Presidenza della Giunta della Regione Calabria e Gianluca Callipo Presidente Anci Calabria.

L’iniziativa è organizzata e promossa dal Coordinamento Provinciale degli Sprar della Provincia di Catanzaro per esprimere opposizione e disaccordo ai contenuti del Decreto Salvini sulla Sicurezza e l’Immigrazione. Gli aspetti critici del Decreto Legge pubblicato lo scorso 5 ottobre che a nostro avviso vanno rivisti, coinvolgendo chi da anni opera nel settore, riguardano l’abrogazione della protezione umanitaria, l’impossibilità di stabilire la residenza e, quindi, di iscriversi al Servizio Sanitario e al Centro per l’Impiego, e l’impossibilità per i richiedenti asilo di essere inseriti nelle strutture di accoglienza SPRAR.
Tali provvedimenti, in particolare la soppressione della protezione umanitaria e l’impossibilità di iscrizione anagrafica, ci preoccupano fortemente perché costituiscono una brusca inversione di tendenza in materia di riconoscimento dei diritti dei migranti e di gestione del fenomeno migratorio in quanto costringono coloro che sono venuti nel nostro paese per trovare un futuro migliore, a vivere in una condizione di irregolarità e precarietà costante che impedisce qualsiasi percorso di integrazione aumentando, di fatto, l’irregolarità. A tutto ciò si aggiunge che il Decreto Salvini smantella, con un colpo di spugna, il sistema di accoglienza SPRAR, l’unico che in questi anni ha dato prova di funzionare perché basato sull’accoglienza in piccoli numeri, perché volto all’integrazione delle persone accolte e perché sotto il diretto controllo dei comuni e del Ministero dell’Interno.
Una delegazione di sindaci chiederà, inoltre, di essere ricevuta dal Prefetto di Catanzaro.

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