Ritorna anche quest’anno l’iniziativa “Puliamo il Mondo” di Legambiente, l’edizione italiana di Clean Up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale. Nel Vibonese il primo appuntamento si è svolto a Bivona, e più precisamente a ridosso della foce del torrente Sant’Anna. Una scelta non casuale: si sono voluti accendere i riflettori, spiegano gli organizzatori, «su un corso d’acqua che, seppur in secca d’estate, rappresenta un problema ecologico per il mare in quanto ricettacolo di scarichi fognari».
La giornata di pulizia è stata organizzata dal circolo Legambiente “Vibo Valentia” in collaborazione di Despar Centro Sud e ha visto come partner, oltre a Despar Gruppo Maiora, i circoli di “Ricadi” e la “Ginestra”, il CSV Calabria Centro, l’associazione Acqua della Vita Onlus di Pizzo, l’Arci Caccia provinciale con l’unità di vigilanza volontaria, l’associazione Artigianfamiglia e numerosi cittadini.
Prima di procedere alla pulizia dell’arenile – informa una nota – le associazioni e i rappresentanti aziendali di Despar hanno analizzato le criticità del territorio, confrontandosi sulle proprie esperienze e sulle attività che svolgono abitualmente a tutela degli ecosistemi. Dalla discussione è emerso un quadro allarmante e la preoccupazione per i rischi che, nel medio e lungo tempo, possono derivare all’ambiente, alla salute e anche all’economia del territorio. Gli interventi coordinati dai presidenti dei circoli di Legambiente Vibo Valentia e Ricadi, Antonella Pupo e Franco Saragò, oltre ai rappresentanti aziendali di Despar, hanno registrato la partecipazione attiva di Domenico Pitimada per Arci Caccia, di Pietro Stanganello in rappresentanza delle Guardie Volontarie, di Mimmo Malferà di ArtigianFamiglia, di Fabio Belvedere per Acqua della Vita e di Maurizio Greco, coordinatore del CSV Calabria Centro, sede di Vibo, unitamente ad Antonio De Vita e ai i volontari del servizio civile universale. Dall’incontro è emersa anche la volontà di collaborare per la realizzazione di attività comuni.
È stata raccolta soprattutto molta plastica ma anche bottiglie, parti di automobili, materiale ferroso, piccoli elettrodomestici e altro materiale «riconducibile all’inciviltà di pochi ma che purtroppo si traduce in un pessimo biglietto da visita per i bagnanti e i turisti – dicono da Legambiente -. La rimozione dei rifiuti è stata un’attività concreta di cittadinanza attiva ma, soprattutto, deve essere considerata un messaggio ai cittadini affinché aumenti la sensibilizzazione di tutti e la consapevolezza che l’ambiente è un bene comune che necessita di adeguato rispetto».
Fonte: Il Vibonese