In viale De Filippis, al civico 68, la nuova sede legale di Catanzaro del Centro Servizi al Volontariato “Calabria Centro”, operativa ormai da quasi tre mesi, si è presentata alla città in un momento pubblico che ha visto la presenza delle istituzioni e di diverse associazioni. Non si è trattato di un’inaugurazione – quella, si spera, avverrà a conclusione dei lavori di ristrutturazione dell’immobile comunale ottenuto a seguito della partecipazione al bando di “Agenda Urbana” – ma di una fase solenne necessaria per ricordare che in quegli ampi locali, fino a poco tempo fa nella disponibilità della “Catanzaro Servizi”, ente strumentale del Comune, aprirà i battenti la “Casa del Volontariato e del Terzo Settore”. “Con il trasferimento in questa nuova sede di piena appartenenza comunale, abbiamo indubbiamente perso quella centralità che via Fontana Vecchia ci garantiva, ma abbiamo guadagnato spazi notevoli che verranno impiegati anche per attività di co-working, formative e quant’altro a favore degli enti del Terzo Settore – ha chiarito il presidente del CSV, Guglielmo Merazzi – Ringrazio don Piero Puglisi per averci ospitato per alcuni mesi in una delle sedi di Fondazione Città Solidale, in attesa di traslocare in questi locali, ma sono in tutto mille metri quadrati di immobile che vanno sgomberati, ristrutturati e adibiti al progetto di “Casa del Volontariato e del Terzo Settore il più velocemente possibile”. E si tratterebbe della prima “Casa” aperta al mondo del volontariato e del Terzo Settore in Calabria ma anche nel Sud Italia, ha tenuto a precisare il portavoce del Forum del Terzo Settore di Catanzaro-Soverato, Giuseppe Apostoliti: il primato raggiunto dal CSV – che, come ribadito dallo stesso Merazzi, ha dimostrato che mettere da parte i campanilismi, con la fusione in un unico centro dei tre CSV operativi nella Calabria centrale, è possibile – è il primato anche del capoluogo di regione, che con il bando di Agenda Urbana ha dato prova di essere molto più avanti rispetto alle altre città calabresi.
D’altra parte il Comune, nella veste di interlocutore privilegiato per l’avvio in tempi celeri dei lavori di ristrutturazione, è stato ben rappresentato dalla vicesindaca Giusy Iemma e dall’assessore alle Politiche Sociali Bonaventura Lazzaro.
Quest’ultimo – che ha colto l’occasione per ricordare il rapporto con il CSV iniziato da volontario di un’associazione – ha affermato che il ritardo nell’esecuzione dei lavori da parte dell’amministrazione comunale è solo dovuto a ostacoli di ordine burocratico e non certo politico, mentre la Iemma ha insistito sulla sinergia, sul confronto e sulla collaborazione tra gli enti come viatico per abbattere il muro di silenzio che aumenta le disparità tra classi sociali, sulla scorta di quella tradizione cittadina di solidarietà, inclusione ed accoglienza che ha sempre contraddistinto sin dal passato il capoluogo di regione.
L’architetta Teresa Gualtieri ha poi illustrato il progetto di quella che sarà la Casa del Volontariato e del Terzo Settore, che può diventare un punto di riferimento anche per l’intera regione, con i suoi due piani, dotati di sale riunioni per un numero varabile di posti e di uffici attrezzati con tutti in confort. Una Casa di tutti e per tutti, insomma.
Intanto, grazie all’intermediazione di don Piero Puglisi, l’occasione è stata anche proficua per far giungere la benedizione alla parte dei locali attualmente operativa, perché, come ha affermato il presidente della Fondazione Città Solidale, anche l’ambiente lavorativo e le persone impiegate sono a servizio di Dio e della Creazione. “Qui dentro non si svolge un lavoro qualsiasi – sono state le parole di don Piero – Qui si costruiscono percorsi di giustizia sociale, si intessono relazioni e ci si apre alla fraternità. Se non si è capaci prima fra gli operatori di percepire il valore della missione che è stata affidata, non si può pensare di essere d’aiuto anche agli altri”.
Ufficio stampa CSV Calabria Centro