Il Forum delle associazioni critico sul “modus operandi” dell’amministrazione comunale

 

Gazzetta del Sud Domenica 29 Gennaio 2017

Il Forum delle associazioni critico sul “modus operandi” dell’amministrazione comunale «I cittadini devono partecipare alle scelte progettuali»

Illustrati al Comune i progetti sul recupero del centro storico

 

 Sono progetti per riqualificare il centro Strico quelli illustrati all’amministrazione  comunale al Forum delle associazioni.

All’iniziativa, tenutasi a palazzo “Lungi Razza”, erano presenti il sindaco  Elio Costa e gli assessori  al ramo (Lombardo e Pugliese], il progettista Domenico Muzzupappa e il Rup Vincenzo Maccaroni, oltre ai rappresentanti di varie associazioni. Sono stati questi ultimi a porre l’accento sul fatto che le associazioni dovrebbero partecipare alla fase preliminare di ogni progettazione anzichè essere convocati a scelte compiute. I progetti che riguarderanno: l‘area di sedime dell’ex palazzo Gasparro, l’area circostante la chiesetta della Madonna dei poveri e la scalinata di Conte d’Apice,  lo slargo antistante il palazzo Marzano e il vico Cerasarella, sono infatti ormai in una fase definitiva anche se è rinviata alla fase esecutiva la maggior parte delle scelte di dettaglio soprattutto per quanto riguarda i materialida usare. Da parte delle associazioni  e dei cittadini – presentiamo Claudio Cricenti, Orazio Barba e Antonio Montesanti – sono intervenuti: il portavoce del Forum,  Antonio D’Agostino, Anna Rotella, Anna Murmura ela consigliera comunale Loredana Pilegi. E stato D’agostino a chiarire che pur essendo apprezzabile il tentativo di far partecipare i cittadini e le associazioni alle scelte progettuali riguardanti le opere pubbliche della città, non può  che ribadirsi che il coinvolgimento dei cittadini deve partire da una fase preliminare. «Ciò, purtroppo, continua a non vericarsi, malgrado precisi protocolli d‘intesa sottoscritti con le amministrazioni precedenti». Pertanto le associazioni auspicano che “l’attuale amministrazione persegua questo obiettivo”. Le associazioni hanno manifestato netta contrarietà al passaggio di una tubazione fognaria al di sotto della scalinata dell’antico arco di Conte d’Apice per l‘evidente interferenza con un area di rilevante interesse archeologico. Contrari anche all’ipotesi di illuminazione della scalinata con faretti moderni. Hanno chiesto che vengano utilizzate le basole rinvenute in zona Carmine. 

 

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