Il Fondo per il “dopo di noi” dovrebbe essere reintegrato di quei 10 milioni decurtati nell’ultima legge di bilancio. È stato infatti approvato all’unanimità l’ordine del giorno trasversale, prima firmataria Elena Carnevali, che chiede il reintegro di 5 milioni di euro l’anno rispettivamente per il 2018 e il 2019, annullando di fatto il taglio previsto dalla scorsa legge di stabilità.
L’ordine del giorno approvato “impegna il Governo a reintegrare le risorse del Fondo di cui all’articolo 3, comma 1, della legge n. 112 del 2016, per un ammontare pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019, anche attraverso l’adozione di un apposito provvedimento d’urgenza nel corso del corrente anno finanziario”.
Per quanto riguarda il futuro meno prossimo, ovvero gli anni successivi al 2019, non dovrebbero esserci sorprese,trattandosi di fatto di un fondo strutturale: “La previsione è che siano coperti anche gli anni successivi, con 51,1 milioni di euro ‘a decorrere dal 2018’, come recita la legge”.
C’è però un rischio concreto: che le regioni non riescano ad aggiudicarsi le risorse, in quanto inadempienti. “Per evitare che risorse destinate a uno scopo ben preciso siano trattenute dalle Regioni, anziché dirette a quell’obiettivo – ci spiega Carnevali – il decreto attuativo prevede che, qualora non abbiano utilizzato le risorse del 2016 e 2017 per gli scopi e i benefici previsti, non siano loro assegnati i fondi per il 2018. Ora, mi risulta che molte regioni stiano facendo bene il loro mestiere, mentre altre sono in ritardo e i lavori sono ancora in corso. Per questo, ritengo fondamentale da un lato che il governo proceda con il monitoraggio dell’attuazione della legge – che doveva avvenire entro giugno 2018 – dall’altro che le regioni si affrettino a mettere in campo le risorse per gli scopi previsti dalla legge”.