Il lavoro delle donne: tra conquiste legislative e passi all'indietro

anmil donne 2016

In concomitanza con altre piazze d’Italia, l’Anmil provinciale di Catanzaro ha esposto i dati di riferimento territoriale relativi al lavoro ed alla tutela al femminile negli ultimi cinquant’anni. Il presidente Luigi Cuomo, assieme a Maria Rossella Frangella, vicaria dell’Inail, ed a Benedetta Garofalo, consigliera della Commissione comunale alle Pari Opportunità che ha patrocinato l’incontro all’Umberto I, ha così sciorinato dati in merito all’andamento storico dell’occupazione delle donne, caratterizzato dall’impressionante emorragia che dal settore agricolo le ha viste convergere nel campo dei servizi (con un incremento pari al 244,1%). A prescindere dall’andamento relativo agli infortuni ed al tipo di lavoro svolto, la donna ha inoltre subìto più di ogni altro le conseguenze della crisi economica, nonostante le conquiste fatte negli anni ed una legislazione che, almeno nella forma – come il Testo Unico sulla Sicurezza – è a lei favorevole.

Il dato del calo degli infortuni, quindi, dev’essere letto con riferimento al lavoro che non c’è, specie per le donne con prole al seguito, che ancora oggi si ritrovano a dover scegliere tra l’accudimento dei figli e la carriera. Ma è il dato delle donne prese dallo sconforto, perché si vedono preferire colleghi maschi nonostante il curriculum di tutto rispetto in tasca, e che neanche più lo cercano, il lavoro, a fare riflettere: “Le donne studiano di più, la maggior parte delle volte sono anche più preparate, ma non credono più nelle loro possibilità – hanno commentato la Frangella e la Garofalo – Del resto, si parla tanto di lavoro flessibile, di asili nido aziendali e di telelavoro, ma nella realtà dei fatti in Italia le aziende non tengono conto del valore aggiunto che la donna apporta in termini di competitività. Ragion per cui, un numero sempre più alto di donne istruite si ritrova a casa ad adempiere esclusivamente al proprio ruolo casalingo (per giunta neanche riconosciuto), non potendo contare su alcun aiuto”.

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