Un bilancio più che positivo quello tracciato dal Leo Club Catanzaro Host a conclusione della raccolta fondi lanciata nel mese di marzo, nel pieno della pandemia.
“Abbiamo raccolto in un solo mese 55.659,00 euro con oltre 2400 donazioni – hanno raccontato Antonio Arnò e Marina Zito, rispettivamente presidente e past president del Leo Club Catanzaro Host, dai quali è partita l’iniziativa – Abbiamo voluto lanciare la costituzione di un fondo da destinare all’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro nel momento di massima emergenza da Covid-19 e siamo rimasti piacevolmente sorpresi dell’entusiasmo generato.”
“Ci eravamo posti – hanno spiegato Arnò e Zito – un traguardo di 10 mila euro ma in meno di 48 ore abbiamo raggiunto le 30 mila euro e col passare dei giorni le donazioni sono aumentate sino a superare i 50 mila euro. Vogliamo ringraziare le associazioni che hanno sposato l’iniziativa e con le quali speriamo presto di poter realizzare nuovi progetti, ma anche i comuni cittadini che sono stati preziosissimi in questa raccolta. Abbiamo impiegato un po’ di tempo per recuperare tutto il materiale richiesto dall’Azienda Ospedaliera che era introvabile ma siamo riusciti grazie anche alla splendida collaborazione del dottore Gianluca Raffaele, direttore del Presidio Ospedaliero Pugliese Ciaccio e del dottore Giuseppe Raiola, direttore dell’Unità Operativa di Pediatria e presidente del Lions Club Catanzaro Host.”
“E’ stato raggiunto un risultato eccellente – ha sottolineato il dottore Raiola – Arnò e Zito sono dei giovani e validi professionisti che rappresentano pienamente lo spirito lionistico, “insieme per servire”. L’Azienda Ospedaliera ha potuto giovare di tutti i presidi che sono stati donati alle nostre unità operative.”
La somma raccolta è stata spesa per l’acquisto di: oltre 6 mila mascherine FFP2, 1300 tute di protezione, 1500 occhiali a maschera, 10 caschi CPAC completi, 4 apparecchi e 4 set accessori per aerosolterapia, 5 sanificatori professionali ad ozono, 1 cabina sanificatrice all’ozono.
“Un plauso a tutte queste associazioni – ha evidenziato il dottore Raffaele – per la loro generosità ma anche al dottore Raiola che ha fatto da tramite per accelerare i tempi di consegna di tutti i dispositivi che ci sono stati forniti, soprattutto nei mesi di marzo e aprile nei quali eravamo in difficoltà.”
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