Il “modello Tropea” nella prevenzione delle malattie renali

 

Il “modello Tropea” nella prevenzione delle malattie renali

Tropea

Al congresso nazionale Aned (Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianti), tenutosi il 17 febbraio scorso a Firenze, passa come progetto di medicina preventiva delle malattie nefropatiche il “modello Tropea”.

L’importante obiettivo è stato raggiunto per il lavoro sinergico tra il responsabile nazionale prevenzione malattie renali Pasquale Scarmozzino, l’equipe medica dell’Unita operativa Dialisi di Tropea-Nicotera, guidata dal primario Antonio Pugliese e il supporto logistico del management dell’Asp.

«Nel congresso – ha sottolineato Pasquale Scarmozzino, confermato vice presidente nazionale Aned – si è voluto prendere ad esempio questo progetto di medicina preventiva perché si è sviluppato gradualmente sul territorio coinvolgendo, soprattutto, i giovani i quali devono conoscere a quali rischi vanno incontro se non rispettano certi stili di vita».

Per centrare l’obiettivo è stato di primaria importanza il lavoro pazientemente effettuato dai nefrologi tropeani sul territorio e all’interno della scuole superiori. Alla Giornata mondiale del rene , tenutasi il 14 marzo scorso nel nosocomio di Tropea, centinaia sono stati gli studenti che si sono presentati allo screening effettuato nei locali del reparto Dialisi. «È stato un vero successo – ha sottolineato il primario ospedaliero -. Ben 112 ragazzi si sono sottoposti ad analisi delle urine, alla misurazione del peso e della pressione arteriosa. Un lavoro di prevenzione di questo genere, esteso per tutto l’arco dell’anno, consentirà al Sistema sanitario pubblico di risparmiare centinaia di milioni di euro nella cure delle malattie renali. Informare correttamente i cittadini sulle nefropatiche, consente a migliaia di persone di evitare di ammalarsi.

Dopo il “sigillo” Aned il progetto di medicina preventiva sulle nefropatie sperimentato con successo potrà essere allargato ad altre realtà territoriali calabresi che fino adesso si sono mossi con un certo ritardo, soprattutto, per la scarsa informazione che si è fatta nell’ambito scolastico. «Siamo impegnati – ha concluso Scarmozzino – a coinvolgere in tutte le nostre iniziative le Aziende sanitarie regionali. Ancora nella prevenzione delle malattie renali c’è molto da fare. I dializzati sono dei malati molto fragili che il Sistema sanitario pubblico deve proteggere a tutti i livelli. Con l’aiuto di tutti i nefrologi calabresi faremo di tutto per recuperare il tempo perduto»,

l.f.

Al congresso nazionaledell’Aned confermatoil vice presidente Scarmozzino

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