Attorno all’associazione “Assoagry” c’è un mondo fatto di accoglienza, cordialità e di rispetto per il disagio dell’altro. Le quattro giornate che si sono concentrate nei due primi fine settimana di febbraio – le quali, attraverso il bando delle microazioni partecipate del Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro, sono state finalizzate ad aprire le porte dell’associazione, che ha sede ad Amato, ai sostenitori, agli amici ed a quanti traggono beneficio dall’impegno di soci e volontari – sono state improntate all’insegna della condivisione di esperienze solidali e della riflessione che il dibattito attorno al tema della povertà ha suscitato.
“Assoagry”, nata per volontà di Vittorio Corrado e Nancy Aranzalez, può oggi contare sull’apporto di quindici volontari che si spendono nell’attività di rammendo, stiratura e lavaggio degli abiti usati, con relativa sistemazione sugli scaffali a seconda delle taglie, dei modelli e dei cambi stagionali. L’ordine con il quale gli indumenti, ma anche le scarpe, il mobilio, gli articoli per la casa ed i giocattoli sono disposti, è frutto di un’attenzione verso l’altro davvero esemplare, che si attiene all’esigenza di riservatezza connaturata in chi vive l’indigenza più vera. Chi arriva ad Amato, in piena campagna, lo fa in punta di piedi e trova di che vestirsi, cibarsi – grazie alla convenzione con il Banco Alimentare ed alla collaborazione di alcuni supermercati del territorio, l’associazione riesce infatti a rimediare derrate alimentari per le famiglie più bisognose – oltre che il sostegno nel disbrigo delle pratiche burocratiche (tramite gli esperti del patronato Sias) ed un posto caloroso presso cui rifugiarsi e confidarsi. Gran parte delle storie di disagio sono state riportate con estrema delicatezza in un piccolo opuscolo finanziato dal CSV, e vedono come protagonisti immigrati ma soprattutto italiani senza lavoro, con figli a carico ed affitti di case mal ridotte da pagare. Consci delle eterne problematiche che certo non possono esaurirsi nel mero assistenzialismo, la famiglia Corrado ha così pensato di destinare una parte dei terreni che circondano “Assoagry” agli “orti sociali”, a disposizione di alcune famiglie volenterose che potranno quantomeno cibarsi di quanto seminato col sudore della propria fronte.
E visto che le famiglie sostenute dall’associazione sono in continuo aumento (se ne contano ben 280, tra i comuni di Amato, Miglierina, Marcellinara, Tiriolo e Catanzaro), e che la solidarietà deve sempre accompagnarsi alla sostenibilità, alla presenza degli intervenuti nella giornata conclusiva del progetto – tra i quali il consigliere regionale Baldo Esposito, da sempre vicino alla “missione” di Assoagry, il sindaco di Amato Saverio Ruga, il parroco di Miglierina Don Pasquale Di Cello, Antonella Comes della Caritas e Antonio Nicoletta del patronato Sias, Benedetta Garofalo in rappresentanza del CSV di Catanzaro, Alessio Sassi dell’azienda Asa Bio, Carlo Crucitti dell’associazione “Usabile” e Lucio Bramato de “Il Mantello” – i volontari di “Assoagry” hanno ribadito la necessità di educare i sostenitori ad una donazione responsabile.
“Non basta svuotare gli armadi per sentirsi con la coscienza a posto – ha dichiarato Nancy Aranzalez – La roba usata deve essere bella, e sarebbe carino se si provvedesse ad affiancarvi, ad esempio, un flacone di detersivo, come segno di rispetto nei confronti delle persone bisognose e degli stessi volontari, che sarebbero lieti di fare ben altro, oltre che trascorrere tutto il loro tempo a lavare ed a rammendare“. Nella raccolta fondi, che viene portata avanti ogni estate con la partecipazione con un proprio stand a varie feste patronali, e nell’educazione all’auto-mutuo-aiuto e ad un’alimentazione più corretta possibile, nonostante la povertà (la collaborazione con il punto Asa” di Catanzaro, resasi disponibile a donare prodotti macrobiotici prossimi alla scadenza, è nata per questo), è ciò che fa di Assoagry una realtà solidale proiettata verso il futuro.
Ufficio stampa CSV Catanzaro