“La Misericordia di Isola Capo Rizzuto é una risposta autentica e positiva ai mali che affliggono la nostra Calabria; la risposta é nei fatti concreti in quanto con la sua attività esprime quel che di buono c’é nell’animo del calabrese: accoglienza e solidarietà”. Con questa motivazione la Misericordia di Isola Capo Rizzuto, nell’anno dedicato ai suoi 25 anni di attività, é stata insignita ieri sera a Castelsilano, del premio “Gianfranco Scalise”. Un premio dal valore fortemente simbolico, perché dedicato a un giovane chirurgo dalle grandi doti morali e professionali, che a soli 29 anni, il 17 agosto del 2003, ha perso la vita in un incidente stradale. Nell’anniversario della sua morte, parenti e amici si sono ritrovati nella chiesa madre di Castelsilano, per celebrare la santa messa e prendere parte a un convegno dal titolo “Storia e attività sociale della Misericordia” che ha anticipato il momento della premiazione. “Cio’ che quotidianamente fa la Misericordia – ha sottolineato don Francesco De Simone, parroco della Parrocchia Maria SS. Immacolata di Castelsilano – é un modo evidente ed eccezionale di parlare coi fatti e invitare alla riflessione. Al contrario, invece, la cultura del silenzio favorisce la criminalità, come diceva anche Mons. Antonio Riboldi: “il silenzio é contro la carità””.
Il premio “Gianfranco Scalise” per i 25 anni di attività della Misericordia di Isola
Nel corso del convegno é stato sottolineato il ruolo determinante ricoperto da don Edoardo Scordio, fondatore della Misericordia di Isola e guida spirituale di tutta la popolazione, che ha portato e tutt’ora porta avanti un impegno concreto per promuovere il bene comune, la serena crescita di ogni uomo e il rispetto delle regole esercitando un’aperta e continua lotta contro la criminalità.
“Un’opera – ha aggiunto don De Simone – che ha mosso le concezioni arcaiche degli adulti, non sempre corrette e che ha dato speranza alle giovani generazioni”.
Leonardo Sacco, nella sua duplice veste di Governatore della Misericordia di Isola e Vicepresidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, con la sua giovane età ha testimoniato proprio il ruolo determinante dei giovani nella crescita sociale e culturale del territorio in cui opera l’associazione: “La Misericordia nasce anche con lo scopo di combattere il familismo amorale – ha evidenziato Sacco – a favore dello sviluppo della società e del bene comune”.
“La Misericordia a Isola – ha ricordato Sacco ripercorrendo la storia dei 25 anni di attività dell’associazione – fin da subito ha dato risposte concrete ai reali problemi presenti nel territorio, ha creato strutture che rispondessero alle esigenze di ciascuno e benché abbia operato sempre silenziosamente e costantemente non ha avuto timore ad alzare la voce quando le cose non andavano per il verso giusto”.
Il riferimento alla marcia contro la cultura di morte del 1986 e dieci anni più tardi con lo sciopero della fame nella tenda allestita in Piazza del Popolo a seguito di un periodo in cui si verificarono una serie interminabile di fatti delittuosi.
Un plauso al lavoro della Misericordia é giunto anche dal sindaco di Castelsilano Pietro Brisinda, dal Vicepresidente della Provincia di Crotone Pietro Durante, da Franco Rizzuti consigliere Nazionale dell’Avis e da Giuseppe Perpiglia presidente del Centro Servizi per il Volontariato “Aurora” di Crotone, presenti all’iniziativa.
A conclusione del convegno, la mamma di Gianfranco Scalise, ha consegnato a Leonardo Sacco, la targa realizzata dal maestro orafo Michele Affidato.
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