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A PIZZO UN PASSO AVANTI SULL’ACCOGLIENZA DI PROFUGHI E RICHIEDENTI ASILO
Il progetto Sprar va avanti Ora il Comune cerca partner
Sinistra italiana rompe l’accerchiamento e plaude alla scelta«L’unico rischio legato alla gestione di soggetti senza scrupoli»
Rosaria Marrella
PIZZO
Nonostante le polemiche di una parte dell’opinione pubblica, va avanti l’iter per la realizzazione del centro Sprar, destinato ad accogliere venti richiedenti asilo tra famiglie e mamme con bambini. Il Comune ha infatti pubblicato l’avviso pubblico per individuare i soggetti del terzo settore per la co-progettazione e la gestione dei servizi di accoglienza, tutela e integrazione in favore di richiedenti asilo e rifugiati.
A fare quadrato attorno alla giunta che ha approvato l’adesione allo Sprar, è il circolo di Sinistra italiana di Pizzo “Carlo Primerano.” «Con questa decisione – commenta il segretario del circolo Gianni Donato – la Giunta Callipo dimostra, nei fatti, di essere sensibile a quei temi tradizionalmente cari alla Sinistra ma che sono patrimonio irrinunciabile di qualsiasi società civile. Era già successo circa un anno fa – ricorda Donato – con la celebrazione della prima unione civile tra due ragazzi gay, succede oggi con la decisione di aderire allo Sprar. Sinistra italiana, per il tramite della propria assessora Cristina Mazzei, ha fortemente sostenuto in seno alla giunta questa importante scelta umanitaria, scelta che si è dimostrata essere ampiamente condivisa con l’intera maggioranza. Ma siamo convinti, e in questo ci auguriamo di non essere smentiti, che la difesa dei principi di civiltà e solidarietà nei confronti degli ultimi, stia a cuore a tutto il consiglio comunale (quindi minoranza compresa) vista l’estrazione ideologica e politica dei suoi componenti».
Il circolo di Sinistra italiana, si dichiara inoltre consapevole che in tema di gestione degli immigrati, problemi e rischi possano essercene. «E non ci riferiamo ai pretesi problemi di integrazione con la popolazione perché – spiega il segretario del circolo “Primerano” – i pizzitani si sono sempre caratterizzati per essere una popolazione solidale e accogliente. Piuttosto, i problemi di questo, come in genere di tutti i progetti di accoglienza, li ravvisiamo nel rischio che la gestione possa finire preda di soggetti senza scrupoli mossi non dall’umanità nei confronti dei migranti ma dalla brama di speculazione e facile profitto sulla pelle dei diseredati. Da parte nostra – concludono – l’impegno sarà quello di fare tutto quanto nelle nostre possibilità affinchè questo progetto non si trasformi in una mera “mercificazione legalizzata”».
Allegato:
Cos’è
Sistema diversorispetto agli hotel
Siamo abituati a incontrare immigrati richiedenti asilo tra le strade, spesso ospiti di alberghi o altre strutture ricettive che fungono da centri di prima accoglienza. Lo Sprar è un sistema diverso, più organizzato e, anche per questo, prevede la creazione di otto-nove posti di lavoro. Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) è impegnato in quella che si chiama “accoglienza integrata” che non si limita alla sola offerta di vitto e alloggio, ma prevede anche misure d’informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento.