Gli atti vandalici perpetrati ai danni del Parco dell’Agraria che tanto sdegno e rabbia hanno suscitato nella nostra cittá ci stimolano a riflettere sull’importanza ed il rispetto del bene comune. Dove per “comune” si intende un bene che tutti possono disporne senza che esso venga meno per gli altri, ma solo a condizione che tutti ne abbiano riguardo.I beni comuni come il parco sono una risorsa della comunitá, un “capitale” che puó contribuire ad accrescere la ricchezza di un territorio.
La loro cura rappresenta uno strumento di cambiamento culturale, tenendo sempre molto in considerazione il fatto che i beni comuni sono invisi alle mafie poiché ne rappresentano concretamente e simbolicamente una riduzione del potere sociale: in luoghi nei quali tutti controllano tutti non c’è spazio per le mafie.
Episodi del genere evidenziano come sentire il parco come “nostro” significa non soltanto passeggiarci o sentirsi solo fruitori ma anche responsabili nei confronti di un prezioso patrimonio della nostra cittá.
La cura ed il rispetto dei beni comuni è dunque, una forma di esercizio della cittadinanza attiva, rispetto ai quali i pilastri dello stato sono due: uno é rappresentato proprio da noi stessi, la cittadinanza attiva, l’altro dalle Istituzioni. Amministrare insieme allo stato i beni comuni é “riappropriarsi”.