In arrivo nuovi fondi per la gestione degli uffici del RUNTS

Si tratta dei fondi relativi al biennio 2021-2022 e sono destinati al funzionamento degli uffici regionali e provinciali. Definiti anche i criteri di riparto

In arrivo nuovi fondi per la gestione degli uffici regionali e provinciali del registro unico nazionale del Terzo settore (Runts). Il decreto ministeriale n. 167 del 3 ottobre 2022 infatti, prevede il riparto delle risorse per la gestione degli relativamente alle annualità 2021 e 2022.

Le risorse – pari a 12.700.000 di euro per l’anno 2021 e a 13.576.321 di euro per l’anno 2022 – sono difatti messe a disposizione delle Regioni e delle Province autonome per il funzionamento degli uffici del Runts istituiti presso ciascuna Regione e Provincia autonoma, nonché per l’esercizio delle funzioni previste dal dm 15 settembre 2020, n. 106 (art. 4 comma 2), assicurando il monitoraggio delle attività avviate e la rendicontazione dell’utilizzo delle risorse finanziarie. Si tratta di un totale di oltre 26.000.000 di euro.

Al riparto di tali risorse – individuato esattamente nelle Tabelle allegate al provvedimento – si è proceduto attraverso criteri generali sulla base della differente distribuzione territoriale degli enti del Terzo settore (Ets) e tenuto conto della necessità di assicurare anche alle Regioni e alle Province autonome caratterizzate da una più ridotta presenza sul territorio di Ets una quota di fondi minima, pari a 300.000 di euro compatibile con lo svolgimento delle attività di gestione del Runts.

In particolare, per l’anno 2021 la somma di 12.700.000 di euro è ripartita tra le Regioni e le Province autonome sulla base dei seguenti criteri:

  1. per 300.000 di euro pari al 49,61% dell’intero importo, in 21 quote dell’importo di euro 300.000 euro ciascuna;
  2. per i restanti 400.000 di euro pari al 50,39% dell’intero importo, in misura variabile sulla base del numero degli Ets censiti con riferimento a ciascun territorio.

Per l’anno 2022 la somma di 13.576.321 di euro è ripartita tra le Regioni e le Province autonome sulla base dei seguenti criteri:

  1. per 300.000 di euro pari al 46,40% dell’intero importo, in 21 quote dell’importo di 300.000 di euro ciascuna;
  2. per i restanti 276.321 di euro pari al 53,60% dell’intero importo, in misura variabile sulla base del numero degli Ets censiti con riferimento a ciascun territorio.

Gli importi complessivi attribuiti a ciascuna Regione e Provincia autonoma sono riportati nelle tabelle A/2021 e B/2022 di cui all’Allegato 1 e sono trasferiti con uno o più decreti del Direttore generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese.

Fonte: Cantiere Terzo Settore (DI CHIARA MEOLI)

Stampa o condividi