Catanzaro – Con l’intento di promuovere il varo di nuove forme di alleanze educative, scuole e terzo settore, al fine di sperimentare strategie innovative utili a contrastare la condizione di povertà educativa che si registra in Calabria, il coordinamento calabrese dell’alleanza nazionale “Crescere al Sud” ha organizzato di intesa con il Forum regionale del Terzo Settore e l’Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione un evento alla cittadella regionale, L’iniziativa, denominata «Nuove strategie per l’innovazione educativa», ha intenso mettere insieme le organizzazioni calabresi aderenti all’alleanza nazionale Crescere al Sud, con una ampia rappresentanza delle scuole calabresi in cui si registra già un interesse verso possibili sperimentazioni di modelli innovativi. Il laboratorio di progettazione partecipata, introdotto da Francesco Mollace, portavoce nazionale di Crescere al Sud, e da Sonia Tallarico, dirigente del settore politiche dell’istruzione della Regione Calabria, ha visto un confronto sulle proposte avanzate dai gruppi di lavoro e con l’assessore regionale alla Scuola e alle politiche sociali Federica Roccisano. L’intento è stato quello di proporre la creazione di una rete tra i “pionieri” delle scuole e delle associazioni che hanno dimostrato negli anni il coraggio dell’innovazione e che nel loro percorso lasciano immaginare nuove strategie di contrasto alla povertà educativa in Calabria. Infatti, la maggiore povertà è concentrata al Sud e negli ultimi anni si è aggravata nel Mezzogiorno. Nel corso dell’incontro è emerso che la povertà è alla base della diseguaglianza. Il 65% delle famiglie povere in Italia è al sud, 2 persone su 10 vivono con meno di 1000 uro al mese. Sono emerse situazioni di svantaggio come : disoccupazione, mancanza di studi, crisi di relazioni sociali, questi dati allarmanti non ci consentono di poter assicurare un livello di dignità sociale. Per combattere questo disagio, è importante creare un Rete, di concerto con le Istituzioni regionali e locali, il Miur e il Terzo settore. Dagli interventi dei rappresentanti scolastici sono emerse due considerazioni sopra le altre: bisogna superare la metodologia didattica attuale che è divenuta “obsoleta” e non in linea più con il mondo di oggi e la necessità di introdurre nuovi modelli che mettano in campo “l’esperienza diretta”, l’empatia, le emozioni, il territorio e la sua cultura. Oggi, aggiungiamo noi le banali considerazioni “ dicotomia relativa/assoluta, oggettiva/soggettiva valide ancora”, le analisi, gli indicatori, i modelli, le teorie, avranno un senso se dietro a ciascuna di queste si metterà davanti il minore sia esso, infante, dai quali bisogna partire, sia esso ragazzo o giovane studente. In questo senso la legge delega sul terzo settore, che ha ottenuto il sì del Senato e attende ora alla Camera il via libera definitivo, dedica al volontariato un corposo articolo, il quinto, in cui prevede, tra l’altro, al primo punto in ordine temporale, quello della promozione del volontariato all’interno dei percorsi scolastici e il riconoscimento delle competenze acquisite, con l’estensione della composizione e delle funzioni dei CSV. Se poi, con l’attuazione della riforma del Terzo settore, all’esperienza di volontariato nelle scuole si potrà aggiungere un sistema di certificazione delle competenze acquisite, che è stato oggetto dell’intervento dell’Assessore Regionale, Federica Roccisano, nell’incontro con i CSV regionali, si potranno anche misurare concretamente gli effetti di questa progettualità sulle nuove generazioni e sulla collettività. I tavoli tematici attivati durante l’incontro hanno fatto mergere la volontà da parte di tutti di continuare la strada intrapresa del coinvolgimento e della creazione di una rete quanto più consapevole, qualificata ed allargata e per questo, Francesco Mollace, ha proposto dei successivi steps ai presenti per rafforzare la rete stessa e avanzare proposte concrete che vadano incontro a nuovi modelle di Bes. Straordinaria ed emozionante la giornata realizzata a Palazzo degli Itali insieme a molti dirigenti scolastici e rappresentanti delle associazioni aderenti a Crescere al Sud che hanno visto molti temi innovativi messi al centro del dibattito: benessere degli allievi, scuole senza zaino, intelligenza emotiva, reti sociali, grazie anche all’azione incisiva dell’assessore Federica Roccisano e del dirigente Sonia Tallarico. Queste le scuole e le associazioni presenti: il Liceo “E.Fermi” di Catanzaro, l’I.C. “Spirito Santo” di Cosenza, I.C. San Fili, Istituto Comprensivo “Maida”, l’ I.C. “G.Sabatini” di Borgia, l’I.T.T. Panella Vallauri di Reggio Calabria, l’IPSSEA “S.Francesco” di Paola, I.C. Coluccio Filocamo di Roccella Jonica, l’ I.I.S. “M. Hack” di Cotronei, l’Istituto Comprensivo Catanzaro Est, l’ I.C. “Mater Domini” di Catanzaro, l’ITST “E Scalfaro, l’Ipsia di Siderno-Locri, il ”Liceo Scientifico “P.Metastasio” e Istituto Comprensivo “ G.Caloprese” di Scalea, l’I.I.S. “ Guglielmo Marconi” di Siderno. Relativamente all’alleanza Crescere al Sud, presenti i rappresentanti delle associazioni Civitas Solis di Locri, Gian Francesco Serio di Scalea, Agape di Reggio Calabria, Centro Calabrese di Solidarietà di Catanzaro, Cooperativa delle donne e cooperativa Don Bosco di Cosenza, Con i miei occhi di Rende, la Camera Minorile Giuseppe Mazzotta e l’Unione Nazionale delle Camere Minorili, la Federazione Mediterraneo e Ambiente, la Fondazione L&D Siciliani di Cirò, Usabile di Catanzaro, la Cooperativa sociale I Tre Melograni di Cirò Marina.
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