L’Amministrazione Comunale compie un importante passo nella lotta alla criminalità organizzata, restituendo alla comunità 12 beni immobili confiscati alla ndrangheta ed assegnandoli a 17 associazioni del territorio che avevano partecipato ad un bando pubblico. Si tratta di beni, sottratti negli anni alle organizzazioni criminali e ora assegnati in concessione gratuita per cinque anni a enti del terzo settore, che si trasformano da simbolo del potere illecito a risorsa per la crescita sociale, culturale e civica del territorio.
La Commissione Giudicatrice ha valutato e approvato i progetti presentati, garantendo trasparenza e valorizzazione di beni. Si tratta nella maggior parte di appartamenti collocati in condomini di quattro e cinque piani ubicati in via Giordano Bruno, via Nilde Iotti, via Marconi e via Le Castella.
Le associazioni che sono state destinatarie dei beni, in alcuni casi in condivisione, sono: Isola Ambiente Apnea, Prociv Italia Odv (per un garage ed un appartamento in un condominio di via Giordano Bruno, ex sede della Misericordia coinvolta nel procedimento Jonny), Associazione Crescere Insieme (appartamento in via Giordano Bruno), San Marco coop sociale (appartamento in via Nilde Iotti), Associazione Autenticamente (appartamento in via Marconi), Sezione calabrese Unitalsi (appartamento in via Marconi); nello stabile di 5 piani di via Le Castella avranno un appartamento le associazioni: Giovani della Carità, L’Isola che non c’è, Prociv Arci, Fare Ambiente Crotone, Asd Japyx, Asd aps Poseidon, Associazione Sound Academy, Banda musicale cittadina.
“Il Comune di Isola di Capo Rizzuto – si legge in una nota dell’Amministrazione comunale – sottolinea così il valore della legalità come fondamento di una crescita sostenibile e condivisa, riportando i beni confiscati alla collettività e trasformandoli in luoghi di opportunità. Il riutilizzo dei beni confiscati rappresenta uno degli strumenti più efficaci per disarticolare le strutture criminali, restituendo questi spazi al loro legittimo scopo: il benessere della collettività. Questo programma di restituzione è il risultato di un attento lavoro amministrativo, iniziato con un avviso pubblico e la valutazione delle proposte di associazioni che operano negli ambiti sociali, culturali e sportivi”
Nei prossimi giorni, inoltre, il Comune inaugurerà alcune opere significative realizzati su altri immobili, confermando il proprio impegno verso la legalità. Soddisfatto il sindaco Maria Grazia Vittimberga: “Restituire alla nostra comunità i beni sottratti alla criminalità è uno dei più grandi risultati che possiamo raggiungere come amministrazione. Questi spazi, una volta simbolo di potere illecito, diventano ora simbolo di rinascita e speranza”.
Fonte: ilCrotonese