Istat aggiorna il censimento sulle realtà non profit

È partita oggi la nuova rilevazione campionaria Istat sulle Istituzioni non profit, realizzata nel quadro dei Censimenti permanenti delle unità economiche. Si chiuderà il 23 settembre e coinvolgerà circa 110mila unità. I dati raccolti permetteranno di cogliere le peculiarità, il ruolo e il dinamismo del non profit, fornendone un quadro statistico ufficiale e affidabile. I risultati della rilevazione 2022 forniranno inoltre approfondimenti tematici sulle attività svolte dalle Istituzioni non profit e i loro destinatari, sulle dimensioni economiche, le reti di relazioni, le attività di comunicazione e di raccolta fondi, nonché sulla digitalizzazione e i progetti di innovazione sociale. Particolare rilievo sarà dato, inoltre, agli effetti che la pandemia ha prodotto sulle attività di queste Istituzioni e al ruolo da esse svolto nell’emergenza sanitaria.

La conferenza di lancio

In occasione del lancio della rilevazione campionaria sulle istituzioni non profit, l’Istituto nazionale di statistica ha organizzato una conferenza evento virtuale a cui hanno partecipato i responsabili dei vari settori coinvolti nel progetto ed esperti e rappresentanti delle reti nazionali di terzo settore. Dopo i saluti del presidente Gian Carlo Blangiardo è seguita una sessione dedicata alla presentazione della rilevazione censuaria, dal livello strategico a quello tematico e organizzativo e un’anteprima della campagna di comunicazione. Spazio poi alla tavola rotonda dal titolo: “La rilevanza strategica del non profit per lo sviluppo del Paese” moderata dal direttore di Aiccon Paolo Venturi che ha visto la partecipazione di Alessandro Lombardi (Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese del Ministero del Lavoro), Alessandro Faramondi (Direzione centrale per le Statistiche economiche di Istat), Vanessa Pallucchi (portavoce del Forum Terzo settore), Chiara Tommasini (presidente di CSVnet), Maurizio Gardini (presidente dell’Alleanza delle Cooperative italiane) e Gian Paolo Barbetta (professore ordinario di Politica economica (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano).

Gli obiettivi della rilevazione

Il campo di osservazione del Censimento è rappresentato da una platea molto differenziata di soggetti, in continua evoluzione. Secondo la definizione statistica adottata dall’Istituto, le Istituzioni non profit includono le “unità giuridico-economiche dotate o meno di personalità giuridica, di natura privata, che producono beni e servizi destinabili o non destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, non hanno facoltà di distribuire, anche indirettamente, profitti o altri guadagni diversi dalla remunerazione del lavoro prestato ai soggetti che le hanno istituite o ai soci”. Sono dunque incluse, le associazioni (riconosciute e non riconosciute), le cooperative sociali, le fondazioni, gli enti ecclesiastici, le società di mutuo soccorso, i comitati e altre istituzioni con finalità non lucrative.
In base agli ultimi dati diffusi, le Istituzioni non profit attive in Italia nel 2019 sono 362.634 e impiegano 861.919 dipendenti, valori in crescita sia rispetto al 2018 che al 2017. Il nuovo Censimento produrrà dati riferiti al 31 dicembre 2021.
“Con questa rilevazione” sostiene il presidente dell’Istat Blangiardo “saremo in grado di fornire una prima fotografia dettagliata dell’impatto che la pandemia ha avuto sulle dimensioni strutturali del settore del non profit. Come abbiamo tutti imparato nei due lunghi anni di crisi che abbiamo alle spalle, le comunità del Terzo Settore svolgono un ruolo sempre più importante, direi di indispensabile ponte e sostegno capace di legare società, Stato e mercato. L’impegno dell’Istat nella misura di questa dimensione sociale e di solidarietà diffusa sarà rafforzato, anche nella prospettiva degli obiettivi di inclusione previsti dal Pnrr, con l’avvio nei prossimi mesi di un nuovo conto satellite per l’Economia Sociale, come indicato dalla ultima legge di Bilancio”.
Istat infine ha ricordato come la partecipazione alla rilevazione rappresenta un obbligo di legge e la violazione dell’obbligo di risposta prevede una sanzione secondo le modalità specificate nella lettera informativa. Tutti i dati raccolti sono coperti dal segreto d’ufficio e dal segreto statistico, in conformità agli articoli 8 e 9 del Decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322 e successive modifiche e integrazioni.

L’intervento di Chiara Tommasini

Nel suo intervento, la presidente di CSVnet ha apprezzato quanto il questionario permette di indagare in merito al perimetro di osservazione coinvolto, il processo del Runts e le motivazioni, le caratteristiche dei volontari, l’articolazione delle diverse forme di lavoro e degli operatori particolari, nonché la specificità dello sport e degli impatti organizzativi da covid. “Si può dire – ha detto Tommasini – che è esempio di come le due competenze, statistica e della prassi, quando si confrontano e co-costruiscono in tutte le fasi, fin dalla progettazione – generano non solo strumenti migliori, e quindi dato migliore, ma anche innovazione e scoperta”.
“Capire chi sono i volontari e cosa fanno sui loro territori – ha aggiunto Tommasini – è anche la chiave per sviluppare uno dei ruoli più strategici delle associazioni in questo momento: quello dell’amministrazione condivisa, con gli strumenti della co-programmazione e co-progettazione delle politiche locali su cui c’è molta letteratura, ma una pratica ancora in divenire e che necessita di affinamento e soprattutto confronto e scambio”.
La presidente di CSVnet ha infine sottolineto come “questa rilevazione possa portare un valore aggiunto importante alla lettura del volontariato come ‘attore di sviluppo’. È una riflessione che in questi mesi stiamo costruendo in modo approfondito nel mondo dei Csv e che sarà fondamentale incrociare con gli elementi di conoscenza che emergeranno”. L’intervento integrale di Chiara Tommasini alla tavola rotonda “La rilevanza strategica del non profit per lo sviluppo del Paese” è consultabile a questo link.
Fonte: CSVnet

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