Entra in vigore oggi Il Decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40. Il provvedimento è nato sulla favorevole scia tracciata dalla legge 106/2016 “Delega al Governo per la riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale” che aveva attribuito al Governo la delega ad adottare decreti legislativi per la revisione della disciplina in materia di servizio civile nazionale.
Già a margine del Consiglio dei Ministri, al momento dell’approvazione del decreto, a febbraio scorso, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, aveva espresso la sua soddisfazione per una decisione che “è un traguardo di rilievo, onora una promessa fatta ai giovani e consente la partecipazione attiva anche agli stranieri”.
“È un passo avanti importante – ha posto in evidenza il Ministro – perché con il servizio civile universale si punta ad accogliere tutte le richieste di partecipazione attiva da parte dei giovani, compresi gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, che intendono fare, nel nostro Paese o in uno degli Stati membri dell’Unione Europea, un’esperienza volontaria di indubbio valore formativo e civile, in grado anche di dare loro competenze utili a migliorare la propria occupabilità”.
Dello stesso avviso l’onorevole Luigi Bobba, Sottosegretario al Lavoro con delega specifica al provvedimento: “Esprimo tutta la mia soddisfazione per la conclusione di questo percorso con il quale nasce il servizio civile universale. Un’occasione di formazione personale all’impegno civico, nonché un’opportunità di conseguire nuove competenze in vista di una successiva attività lavorativa”.
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.78 del 3 aprile 2017, il Decreto legislativo 40/2017, tra le altre materie, al suo articolo 3 regola gli ambiti operativi di intervento dove realizzare le finalità del servizio civile universale: assistenza; protezione civile; patrimonio ambientale e riqualificazione urbana; patrimonio storico, artistico e culturale; educazione e promozione culturale e dello sport; agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversità; promozione della pace tra i popoli, della non violenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.
L’articolo 10 istituisce la Consulta nazionale per il servizio civile universale, “organismo di consultazione, riferimento e confronto in ordine alle questioni concernenti il servizio civile universale”.
Agli articoli 18 e 19, inoltre, è previsto e regolato il rilascio di un’attestazione finale per i giovani volontari: il periodo di servizio civile effettivamente prestato potrà infatti essere valutato nei pubblici concorsi e consentire l’acquisizione di eventuali crediti formativi per gli studenti universitari. Un’opportunità in più per i giovani volontari che potrà contribuire anche alla crescita della consapevolezza delle proprie capacità e competenze.
“Non sfugga il valore etico del servizio civile – ha concluso il Ministro Poletti – che rientra a pieno titolo tra i progetti che sono reale strumento per rafforzare la coesione sociale”.
DECRETO LEGISLATIVO 6 marzo 2017, n. 40