L’associazione chiede la pubblicazione sul sito dell’Ente dei documenti che certificherebbero la necessità di abbattere i 18 pini presenti nell’emiciclo nei pressi dell’ospedale dove è in corso un intervento di riqualificazione urbanistica
Italia Nostra sezione di Vibo Valentia, tramite il vice presidente Alessandro Caruso Frezza, ha inviato una Pec all’Ufficio Protocollo del Comune di Vibo Valentia e per conoscenza al Sindaco, all’Assessore ai lavori pubblici, all’Assessore all’Ambiente, al Rup del progetto di rigenerazione urbana e all’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione di Roma. Una lettera appello, l’ennesimo tentativo di salvare 18 pini domestici siti in piazza G. Salvemini che il Comune di Vibo, tramite un’apposita ordinanza, vuole abbattere. Attraverso la posta elettronica certificata, l’associazione ambientalista «richiede la documentazione ad oggi non pubblicata sul sito dell’Ente, nonostante obbligo di legge». La missiva è indirizzata al Responsabile della Trasparenza e per la Prevenzione della Corruzione, Domenico Libero Scuglia. «Si tratta – è scritto in una nota stampa a firma del vice presidente Alessandro Caruso Frezza– di una denuncia pubblica con richiesta di pubblicazione di documentazione obbligatoria, ciò a seguito della ordinanza sindacale n. 15 del 19. 02. 2025, avente ad oggetto l’abbattimento dei 18 pini domestici siti in piazza G. Salvemini».
Per Italia Nostra «l’avvenuta pubblicazione della sola ordinanza sindacale e della sola presupposta determina n. 2590 del 5. 12. 2024 di conferimento dell’incarico peritale dell’agronomo Luca Rotiroti, è un’informazione di bassissima qualità, lesiva del diritto alla trasparenza e dell’aspettativa collettiva diffusa alla prevenzione di eventuali fenomeni corruttivi». Alessandro Caruso Frezza rileva poi come «sussista l’obbligo di rendere pubblica e facilmente accessibile tutta l’informazione relativa alla decisione di abbattere gli alberi di piazza Salvemini, ciò mediante pubblicazione di tutto quanto posto a base della predetta decisione». Sono tanti i dubbi che attanagliano l’associazione ambientalista che pone diversi quesiti. Uno su tutti riguarda gli accertamenti tecnici strumentali: «Che tipo di indagini sono state fatte da Luca Rotiroti, in quali giorni e con quali apparecchiature. E quali alberi, pur non avendo presentato coefficiente di stabilità in categoria fitostatica D, cioè richiedente l’abbattimento, debbano essere abbattuti ugualmente».
Da qui la richiesta al responsabile del settore del Comune di Vibo, «di ripristinare la trasparenza violata e di evitare che continui ad essere frustrata l’aspettativa collettiva diffusa alla prevenzione di eventuali condotte corruttive». Italia Nostra chiede la pubblicazione sul sito dell’Ente di una serie di dati e documenti, «dal curriculum dell’agronomo, alla relazione Tecnica, dalla documentazione delle attività svolte e gli esiti strumentali ottenuti, albero per albero dei 18 presenti, alla documentazione che accerti l’interferenza di alcuni alberi con l’elettrodotto. E infine – conclude la nota di Alessandro Caruso Frezza – l’analisi costi-benefici dell’abbattimento decretato e gli atti progettuali che indicano i lavori da eseguire su piazza Salvemini»
Fonte: ilVibonese